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La storia granata non andrà perduta. Anzi, verrà recuperata in grande stile. Il presidente Cairo sta lavorando per far rinascere il Filadelfia, il tempio degli Invincibili, per recuperare le coppe e i cimeli...
"La storia granata non andrà perduta. Anzi, verrà recuperata in grande stile. Il presidente Cairo sta lavorando per far rinascere il Filadelfia, il tempio degli Invincibili, per recuperare le coppe e i cimeli storici, ad iniziare dal marchio del Torino Calcio 1906.
"Mercoledì si è tenuto un summit in Municipio, cui hanno preso parte i legali del presidente granata e, probabilmente la storia si è ripetuta questo pomeriggio (in assenza di Cairo, impegnato a Milano nell'assemblea di Lega), dal momento che il cellulare dell’assessore Peveraro era spento o suonava a vuoto. Da noi contattato per un chiarimento, il sindaco Chiamparino ci ha fatto sapere attraverso il fidato addetto stampa Riccardo Caldara: “Noi non abbiamo nulla da dire su questa vicenda, il Comune sta alla finestra”. Sarà, ma intanto pare certo che il presidente Cairo sia pronto a fare un’offerta di un milione di euro per recuperare coppe e marchio del Toro. Lo avrebbe già confidato al curatore fallimentare Pietro Cerri, impegnato il prossimo 14 febbraio nella prima udienza chiamata a decidere sul crack del vecchio Toro di Cimmi e Toro.
"Il curatore fallimentare ha tutto l’interesse a ricavare il massimo dalla vendita dei beni, per tutelare i legittimi interessi dei creditori, ma nessuno vuole che venga istituita un’asta col rischio di far finire in mani insicure la storia granata. Come era successo per il fallimento della Fiorentina (e come era successo per la famosa Coppa Italia del Torino del 1971 andata all’asta da Christie’s e recuperata da Cimminelli) i cimeli devono tornare nella loro legittima casa, che è il nuovo Toro di Cairo. Poi è naturale che il presidente granata cerchi di far rinascere il Fila, dopo aver già delineato il futuro del Comunale.
"Mantenere un’area dimessa, quando esiste la possibilità di farla rinascere, conviene alla municipalità, che riqualificherebbe un’intera area. E il nuovo stadio sarà magari uno stadiolo, per usare le parole di un noto collega della carta stampata, ma sarebbe un segno di discontinuità con il recente passato e consentirebbe di far allenare nel tempio granata la prima squadra e magari farci giocare la Primavera. In più, dentro l’impianto troverebbero posto la sede della società, la biglietteria e al 99% il museo del Grande Torino, che rischia lo sfratto a Superga e così godrebbe di una casa comoda e accogliente. La Bennet (che ha pagato 20 milioni di euro per l’edificazione del famoso centro commerciale) e i Recchi, che avrebbero dovuto edificare uno dei palazzi in ballo, alla fine parteciperanno con Cairo alla riedificazione dell’impianto. Evitando così un bagno di sangue (e di soldi), se l’intera area del Fila restasse come è adesso.
"I palazzi magari verranno edificati qualche centinaio di metri più in là, oppure verranno ceduti i diritti di edificabilità. L’area dello stadio della leggenda sarà salva, nascerà un nuovo impianto e la storia ripartirà. I puristi dicono che il presidente Cairo sta approfittando della contingenza per fare il colpo a basso costo? Se anche fosse, merita un applauso, lo stesso che ha ottenuto facendo il miglior acquisto sul mercato di gennaio, prendendo Abbruscato. E facendo rinascere il Fila e riportando a casa i trofei e il marchio, Cairo entrerà di diritto nella storia, prima ancora di aver ottenuto risultati importanti sul campo, attraverso la squadra. Questa è la migliore risposta a tutti coloro (pochi) che ancora credono che sia un presidente di passaggio.
"Una ulteriore prova arriva dalla vicenda Comunale: “In questo periodo il sindaco è impegnatissimo con le Olimpiadi, ma è indispensabile arrivare ad un accordo al più presto con il Torino”, ha detto l’addetto stampa Caldara. “La società ha dimostrato grande interesse e ci ha già fatto vedere un progetto che prevede un abbassamento del terreno di gioco indispensabile per ampliare la capienza dell’impianto. Ora restano da definire i tempi per la realizzazione, che dovranno essere stretti, se si vuole andare a giocare al Comunale nel prossimo campionato”. I tifosi granata stanno aspettando già quel momento. Insieme alla serie A.
"Il presidente Cairo (ne parliamo tra breve) ha scelto un profilo basso, non confermando nulla sulla vicenda Fila, ma ha parlato di “grande interesse e sensibilità per arrivare ad una soluzione positiva”. Quella che auspicano tutti i cuori granata.
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