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Rizzitelli innamorato di Pellegri: “Sono pochi gli attaccanti italiani come lui”
Pietro Pellegri sta vivendo il suo miglior momento da quando veste la maglia del Torino. Nell'ultima settimana ha trovato due gol in due partite, contro Cittadella e Udinese. A fare il punto su questo periodo di forma del centravanti classe 2001 ci ha pensato l'ex attaccante granata Ruggero Rizzitelli che è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport così: "Finalmente sta bene fisicamente. Aver giocato due gare consecutive in 6 giorni e aver segnato in entrambe le occasioni dà a un attaccante una ricarica di autostima incredibile. Lui le qualità le ha, le ha sempre avute. Ricordo ancora il suo primo gol in A a 16 anni alla Roma. È un bene per il calcio italiano averlo ritrovato. Fisicamente è un animale, è uno che non ha paura di niente: ora ha solo bisogno di trovare la continuità. Se Juric lo riterrà opportuno, il passo successivo per lui potrebbe essere provare a giocarle tutte fino alla sosta per il Mondiale".
Rizzitelli ha poi parlato di Pellegri anche in ottica Nazionale: "Di centravanti italiani come lui ce ne sono pochi in giro: per il tipo di gioco, per la sua forza fisica, lo paragono a Scamacca. I due hanno fatto però un percorso inverso: Scamacca è andato all’estero, Pietro è tornato in Italia. Ed è stato bravo il Torino a crederci, a investire su questo ragazzo per riportarlo in Serie A. Il Toro ci punta: è un bel segnale per il calcio italiano, perché vediamo che di attaccanti italiani ne giocano pochissimi. C’è bisogno di attaccanti. Se non li lanciamo nei club, non possiamo lamentarci quando ci accorgiamo che non ne abbiamo da Nazionale".
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