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Robaldo, ancora stallo dopo la demolizione: problemi di cavi sotto ai campi

Robaldo, ancora stallo dopo la demolizione: problemi di cavi sotto ai campi - immagine 1
La Circoscrizione 2 rischierebbe di rimanere al buio se non si utilizzassero tutte le dovute cautele

Redazione Toro News

Dopo la demolizione dei vecchi fabbricati fatiscenti ed in larga parte anche abusivi e lo smantellamento del vecchio campo in sintetico, il cantiere del Robaldo sta vivendo una nuova fase di stallo. Il problema è legato principalmente ad una cabina elettrica ad alta tensione e due cavi che distribuiscono energia a tutta la zona passando sotto i campi a mezzo metro di profondità. Un ostacolo che non risultava nelle carte dell'impianto ma che sta impedendo di procedere con il normale corso dei lavori: a rischio - oltre all'incolumità degli operai impiegati nel cantiere - ci sarebbe anche la fornitura di corrente elettrica a buona parte della Circoscrizione 2.

Nel 2023 l'inizio dei lavori veri e propri

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Perché i lavori possano riprendere a pieno regime si attende dunque l'intervento di Ireti, che già nei mesi scorsi si era adoperata per ottenere le autorizzazioni necessarie per realizzare un nuovo fossato in cui far scorrere i cavi. Il problema era emerso nel mese di agosto e le tempistiche si prospettavano lunghe: dai quattro ai sei mesi. Nel corso dei primi lavori nell'impianto - che hanno richiesto diverso tempo per la rimozione dei quintali di rifiuti di ogni genere accumulati negli anni di abbandono - era emersa anche la presenza di una centrale termica a gasolio con relativa cisterna interrata. Tutte "sorprese" non risultanti dalle carte che hanno ulteriormente rallentato il già lungo percorso verso la riqualificazione dell'impianto. L'attesa è ora per i primi mesi del 2023: superati questi ultimi ostacoli, si potrebbe finalmente partire a pieno regime verso la riqualificazione di un impianto che il Toro ha ottenuto in gestione nella primavera dell'ormai lontanissimo 2016.

 

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