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Lo Russo: “Dopo il Robaldo risolveremo anche la questione stadio Grande Torino”
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, è intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazionedel progetto Centro Sportivo Robaldo ai microfoni dei giornalisti presenti al Circolo della Stampa Sporting. Di seguito le sue parole.
Si è trovato il modo di sbloccare la situazione Robaldo... "Sono stati due anni di lavoro molto intenso per risolvere una serie di problematiche del progetto. Lo abbiamo ripreso in mano e rivisto completamente insieme al Torino. Oggi siamo molto contenti di presentarlo con la prima partita il 4 maggio 2024 e l'inaugurazione completa dell'intero centro nel maggio 2025. Un progetto complesso, articolato, che darà campo alla strategia che abbiamo messo in campo di consolidare la presenza del Torino anche attraverso luoghi come il Robaldo. Il progetto va anche nell'ottica di riqualificazione di una porzione di Mirafiori che potrà vedere, una ultimato il centro, gli effetti prodotti dall'arrivo del centro giovanile del Torino"
In che modo avrà benefici il territorio? "Sicuramente con il recupero di quest'area che verrà risistemata completamente. Moltissime persone frequenteranno il centro, sia in occasione delle partite che degli allenamenti. Mirafiori non potrà che beneficiare dal nuovo flusso di persone. Il Robaldo entrerà molto presto nel DNA dei tifosi e della città"
Come si potrà convincere il Torino a investire per uno stadio, il Grande Torino, che non è esattamente funzionale all'epoca che stiamo vivendo? "Abbiamo un orizzonte temporale che è il 2025. A ottobre cesserà il contratto con il Torino. Ci lavoriamo da tempo, la nostra idea è dare l'opportunità di conciliare le esigenze del Torino con quelle della città in clima di grande collaborazione, come da inizio mandato. Il primo risultato è il Robaldo, il secondo sono certo sarà lo stadio Grande Torino".
Si è parlato di dedicare un campo a Don Aldo..."Nel 2025 saranno dieci anni dalla scomparsa di Don Aldo, figura a cui ero molto legato e simbolo del Torino. Da lassù credo sia contento di vedere il Settore giovanile centrale nelle strategie del Torino e che venga avviato un luogo fisico non solo per giocare a calcio ma una vera e propria casa, motivo di affezione per la maglia granata. Credo che da lassù benedica questa iniziativa"
Lo stadio Grande Torino è adeguato alla città e al Toro stesso per la sua storia con le sue criticità? "Il Grande Torino, come stadio Comunale, è stato realizzato quasi 100 anni fa con un'impostazione davvero diversa da quella che oggi avrebbe uno stadio moderno. La ristrutturazione olimpica è stata fatta nell'ottica di preservare l'elemento architettonico storico che è vincolato. La sfida progettuale è quella di rendere lo stadio uno stadio che preserva l'elemento storico e risolve problemi di carattere strutturale. E' uno degli elementi su cui si sta ragionando per risolvere questioni logistiche. I lavori di ristrutturazione delle Olimpiadi del 2006 vanno rivisti, richiedono alcune cose manutenzioni importanti. Ma senza Olimpiadi avremmo condizioni peggiori oggi. Il punto di partenza è complesso, non complesso solo dal punto di vista amministrativo ma anche architettonico. Sono confidenti che i problemi vengano risolti, ma sono sicuro che il clima di collaborazione che abbiamo con il Torino aiuterà a risolvere anche la questione stadio, come successo prima con il Robaldo"
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