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Rodriguez, il leader silenzioso: se sarà congedo non poteva essere migliore

Rodriguez, il leader silenzioso: se sarà congedo non poteva essere migliore - immagine 1
L'elvetico si meritava una serata come quella contro il Milan: grande prestazione contraddistinta da gol e assist
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Ricardo Rodriguez si meritava una serata come quella di sabato 18 maggio contro il suo ex Milan. Probabilmente è stata la sua ultima serata da capitano del Torino davanti ai tifosi granata perché al momento non ci sono segnali che vanno nella direzione di un rinnovo contrattuale e proprio per questo la partita contro il Milan assume un sapore ancor più dolce per quello che è stato un leader silenzioso dal 2020 in avanti. Ivan Juric l'ha rilucidato e gli ha fatto vivere una seconda gioventù: in tanti dopo il suo primo anno l'avevano bollato come un "ex giocatore" venuto a Torino soltanto a "svernare"; del resto, la nomea dell'ormai "ex giocatore" gli era stata data proprio al Milan, dove non ha lasciato un grande ricordo. L'avvio con il Toro è stato tutt'altro che semplice, anche perché è stato inserito in un frullatore pericoloso, quello della disastrosa stagione 2020/2021, andata in archivio tra mille affanni con una salvezza acciuffata all'ultimo con Davide Nicola in panchina. Come detto, Juric l'ha rilucidato e lui ha risposto presente, dimostrandosi giocatore di caratura internazionale. Da braccetto di sinistra ha dato tante garanzie e alle volte è tornato, soprattutto in questa stagione, sulla corsia di sinistra, facendo il quinto. Rodriguez non ha mai speso parole fuori posto in questa sua avventura granata, tanto da diventare anche capitano. Un capitano sempre molto rispettoso di quelle che sono le gerarchie del club. Ha infatti lasciato sia nel 2023 sia nel 2024 la lettura dei nomi degli Invincibili ad Alessandro Buongiorno, il suo vice nato e cresciuto nel Toro.

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Il gol a Rodriguez mancava da oltre sei anni, dal 15 febbraio 2018

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Per queste e altre ragioni Rodriguez si meritava la serata vissuta contro il Milan. Per lui lo splendido gol del momentaneo 3 a 0 e l'altrettanto importante assist per l'incornata di Zapata a inizio partita. Aveva già fortnito un assist nella sua stagione, quello prenatalizio contro l'Udinese, mentre non aveva mai segnato. A dirla tutta, il gol non l'aveva mai trovato dal settembre 2020 in avanti; era infatti a digiuno di reti con il Toro e alla 129esima apparizione si è finalmente sbloccato. Curioso che l'abbia fatto contro il Milan e in quella che potrebbe essere la sua ultima presenza casalinga in maglia granata. Per ritrovare un suo gol bisognava risalire a oltre sei anni fa: 15 febbraio 2018, Ludogorets-Milan di Europa League su rigore. Per ritrovarlo in gol su azione bisognava invece far riferimento a Milan-Austria Vienna del 23 novembre 2017. Diciamo che come possibile congedo dal Toro, non poteva scegliere modalità migliore: gol, assist e grandissima prestazione da capitano.

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