toro

Roma e Toro, marketing agli antipodi

Federico Danesi

Meglio l’inverno a...

Normal 0 14

Meglio l’inverno a Disneyworld o a Dubai? Nel dubbio i tifosi della Roma e del Toro per ora non si muovono, meglio aspettare le mosse delle società e capire un po’ meglio quello che sarà il futuro in campo come fuori, ché sino ad oggi restano più dubbi che certezze.

BILANCIO IN PERDITA - L’arrivo degli americani sembrava aver aperto una nuova era, ma i risultati ancora non si vedono, tanto che l’AS Roma ha chiuso la prima trimestrale dell’esercizio 2012-2013 con perdite in crescita a 16,7 milioni di euro (rispetto ai 9,8 milioni dello scorso anno) mentre i ricavi sono saliti a 21,2 milioni dai 17,9 dello scorso anno con un debito netto di 71,5 milioni, in crescita rispetti ai 54,7 di fine giugno. La recessione, certo, che non consente voli pindarici in Borsa dove i giallorossi restano la peggiore fra le tre società italiane quotate. Ma anche mancanza di una strategia certa che possa convincere gli investitori.

MARKETING MIRATO - E così si torna a Disneyworld ossia l’accordo di un anno fa con il colosso dell’intrattenimento, che dovrebbe portare la squadra ad allenarsi nel periodo della pausa invernale in Florida, all’ESPN Center, e soprattutto smuovere folle di tifosi al seguito della squadra. Un’operazione di marketing rimasta a metà visto che nel futuro della società ce ne sono altre. Come uscire dalla Borsa, idea che il presidente Pallotta ha in testa anche se per sua espressa dichiarazione pensa prima allo scudetto ma soprattutto ad uno stadio nuovo.

PROGETTO STADI - Tutto quello che il Toro non vuole o non può fare, legato com’è e come vuol essere all’Olimpico torinese. Invece l’Olimpico romano può tranquillamente rimanere al Coni, ché la società ormai ha ristretto il campo delle aree su cui costruirlo a tre e soprattutto ha pronto un progetto per realizzarlo al massimo entro il 2016, con disegno di un architetto di fama mondiale come Dan Meis per un investimento che potrebbe superare i 200 milioni. Se sia solo una mossa per acquietare il mercato e i tifosi oppure una precisa strategia di espansione, soprattutto per fare quadrare i bilancio partendo dal marketing lo scopriremo nei prossimi mesi.

GRANDI PARTNER - Intanto però Pallotta e la società hanno partner importanti su cui contare, come Volkswagen mentre il Toro sembra vivere di piccolo cabotaggio e persino investire sul futuro Filadelfia ha il sapore di un contentino più che di una strategia mirata. Certo, vendere la Roma con tutti gli annessi risulta un po’ più facile soprattutto al di là dei confini. Al Toro non resta eventualmente che svernare a Dubai e sperare nella bontà degli emiri. Che, detto tra noi, di investire sul calcio italiano hanno pochissima voglia.

Federico Danesi

(foto M.Dreosti)