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Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata

Redazione Toro News

Pubblichiamo un estratto da "Il pallone in confusione". Che non riguarda direttamente il Torino, ma tutto il mondo del calcio e del tifo per il calcio sì.

di Marco...

"Pubblichiamo un estratto da "Il pallone in confusione". Che non riguarda direttamente il Torino, ma tutto il mondo del calcio e del tifo per il calcio sì.

"di Marco Liguori

"Domenica scorsa a Roma c’è stata l’ennesima aggressione compiuta a tifosi ospiti. Stavolta è toccato a quelli del Genoa: la notizia è stata riportata soltanto dai quotidiani locali. Invece, su quelli nazionali e sulle agenzie neanche una riga. Secondo quanto riportato questa mattina dal Secolo XIX, da Repubblica edizione Genova, dal Corriere Mercantile e anticipato domenica sera dall'emittente genovese "Primocanale", due giovani tifosi rossoblù sono state vittime di un agguato da parte di un gruppo di teppisti armati di spray urticanti e coltelli su un treno che li riportava a Civitavecchia, da dove avrebbero continuato il viaggio in auto per tornare a Genova. L’increscioso episodio sarebbe avvenuto nei pressi della stazione di Roma Ostiense. Uno di essi ha avuto un gravissimo taglio tra volto e collo e ha riportato 10 punti di sutura: l’altro è stato colpito a una gamba. Sulla vicenda sta indagando la Digos.

"Si penserà: «Ma cosa sono andati a fare a Roma se la trasferta era pericolosa, visti i precedenti dello scorso campionato?». Occorre a questa domanda una precisazione doverosa: l’Ansa dello scorso 28 gennaio riportava che il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive per Roma-Genoa aveva soltanto stabilito la chiusura del settore ospiti. Il Casms non aveva stabilito limitazioni alla vendita dei biglietti. Non a caso, gran parte dei tifosi genoani aveva potuto acquistare a Civitavecchia i biglietti del settore “distinti nord” e recarsi regolarmente e tranquillamente allo stadio della Capitale. Tutti si erano comportati civilmente e si erano seduti nel settore dell’Olimpico loro assegnato tra i tifosi giallorossi: nessuno di essi li aveva provocati, né indirizzato cori insultanti la squadra giallorossa. Per precauzione, la polizia li ha spostati nel settore ospiti solo dopo alcuni minuti dall’inizio della gara. Insomma, si può dire che l’iniziale chiusura della parte dell’Olimpico riservata ai sostenitori avversari abbia peggiorato le cose, complicando la vita ai genoani e alle forze dell’ordine. Sarebbe quindi stato più opportuno sistemare i sostenitori del Genoa nel settore loro riservato: una misura di buon senso, oltre che di ordine pubblico. [...]

"Ma non è la prima volta che alcuni di essi si rendono protagonisti di episodi di violenza. Il 20 settembre scorso un supporter della Reggina fu accoltellato nei pressi dell’Olimpico da un giallorosso ben noto alle forze dell’ordine per numerosi comportamenti violenti. La giustizia ordinaria fece il suo corso: quella sportiva non decise alcuna sanzione, nonostante l’aggressione fosse accaduta nei pressi dello stadio. A termini del Codice di giustizia sportiva la Roma andava sanzionata. Poche settimane prima, il 1° settembre, dopo Roma-Napoli erano stati arrestati due tifosi romanisti durante i controlli prepartita, mentre un altro era stato denunciato a piede libero. Anche quella volta non furono presi provvedimenti contro la Roma. [...]

"Tornando ai fatti di domenica scorsa, nel comunicato di oggi il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha preso alcun provvedimento per l’aggressione ai due genoani: era ovvio, visto che l’aggressione è stata compiuta in un luogo lontano dall’Olimpico. Ma c’è di più. Tosel ha rilevato solo che «sostenitori della Soc. Roma accendevano due fumogeni e facevano esplodere tre petardi nel proprio settore»: ma siccome ricorrono le circostanze esimenti per la squadra capitolina, ha stabilito «di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società in ordine al comportamento dei loro sostenitori in premessa indicato». Riguardo agli episodi di cui si sono resi responsabili i quattro tifosi giallorossi contro quelli genoani nello stadio non c’è neppure un accenno.

"Dunque per l’ennesima volta nei confronti della società giallorossa e dei suoi tifosi non sono stati provvedimenti. A ciò bisogna aggiungere che finora anche da parte dei tutori dell’ordine pubblico sono state prese misure blande nei loro confronti per la repressione dei fatti violenti. Due pesi e due misure: forse per intervenire occorre che ci sia un morto.