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TURIN, ITALY - SEPTEMBER 24: Paolo Vanoli, Head Coach of Torino, looks on during the Coppa Italia match between Torino FC and Empoli FC at Olimpico Stadium on September 24, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Al termine della sfida tra Roma e Torino, valida per il decimo turno del campionato di Serie A, il tecnico granata Paolo Vanoli - dopo essere intervenuto ai microfoni dei broadcaster - ha commentato il match anche in conferenza stampa. Di seguito le sue risposte alle domande dei molti giornalisti presente nella sala conferenze dello stadio Olimpico della capitale.
Nelle prime uscite di questa sua nuova avventura abbiamo visto l’idea di calcio verticale interessante. Oggi abbiamo visto che questa caratteristica è stata messa da parte.“Vero, hai ragione. Sono arrabbiato per come abbiamo approcciato le ultime due partite. Oggi sapevamo di incontrare una squadra ferita, pertanto i primi venticinque minuti erano molto importanti, ma non li puoi vivere in maniera così passiva. Bisogna ritrovare la personalità di giocare a calcio. Non si può aver paura di fare due passaggi. Se poi ci aggiungiamo che regaliamo un gol fatto da noi, diventa tutto più complicato. Dobbiamo ritrovare la voglia di attaccare. È vero che abbiamo perso un giocatore importante, ma non ci possiamo attaccare a questo alibi”.
Njie in questo momento può diventare un valore a cui affidarsi?"No, non dobbiamo mettere pressioni ad un ragazzo giovane, siamo fortunati ad averlo, lui ha qualità che non avevamo in rosa nelle punte a parte Karamoh. Dobbiamo avere più personalità di giocare al pallone. Njie nella profondità lunga ha gamba".
Si può dire che sia la partita peggiore giocata dalla tua squadra in campionato?"Penso proprio di sì. Non c'erano le avvisaglie di questo perché dopo una partita difficile come quella contro il Como avevamo raggiunto tre punti che ci potevano dare serenità. Sono molto arrabbiato per questo perché nel primo tempo non abbiamo avuto personalità di superare questi 25 minuti. Eravamo troppo passivi nella risalita anche dopo aver regalato il gol".
La preoccupa di più il calo dell'attacco oppure i continui problemi in difesa?"L'organizzazione difensiva, se non fosse per quel gol regalato, ha lasciato il possesso alla Roma ma non è quello che mi preoccupa. Io guardo le verticalizzazioni e le occasioni che crei. In questo frangente ci sta mancando la serenità per attaccare e oggi anche le mezzali e i quinti hanno fatto fatica a trovare spazio. A inizio campionato eravamo più fluidi. Bisogna capire se continuare su questa strada o se cambiare qualcosa".
Che obiettivi si pone?"Ho già parlato degli obiettivi, ora dobbiamo guardare noi stessi. Non mi interessa la classifica in questo momento. io guardo le due brutte prestazioni perché i risultati arrivano con le prestazioni e oggi ci è mancato un po' di personalità da parte di tutti per raggiungere i risultati. Questo lo dobbiamo tirare fuori".
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