Roma-Torino 1-1, Dybala: “Belotti voleva battere il rigore, glielo ho lasciato”

Al termine di Roma-Torino, Paulo Dybala è intervenuto ai microfoni di DAZN e Sky per commentare i temi caldi della partita. Di seguito le sue parole.

Quando hai fatto il riscaldamento c'è stata una ovazione. Quanto sei felice di essere tornato in campo?

"L'affetto della gente è incredibile dal primo giorno qui. Avevo tanta voglia di giocare oggi, ho lavorato tantissimo per esserci. Oggi ho detto a Mourinho che ero a disposizione, anche sapendo che c'era la convocazione del Mondiale, volevo aiutare la squadra"

Che sensazioni hai avuto nella partita contro il Torino?

"Ho lavorato tanto per provare a essere al massimo per la Roma e per il Mondiale che sta per arrivare. Ho cercato di stringere i tempi per giocare oggi e ci sono riuscito"

Dovevi calciarlo tu il rigore?

"Non c'era un rigorista. A volte è questione di secondi, decidere chi batte. Ho alzato la testa, Belotti aveva la palla. Ci siamo guardati, lui si sentiva di batterlo e io glielo ho lasciato. Andrea ha fatto moltissimi gol, vede la porta, oggi ha sbagliato ma poteva sbagliare chiunque"

Come ha reagito lo spogliatoio al caso Karsdrop?

"Non c'ero quando è successo, non lo ho vissuto dal vivo. Sono cose di spogliatoio"

Senti la responsabilità di essere uno che cambia le partite e la storia di una squadra?

“Cerco sempre di dare il meglio di me. Oggi eravamo in svantaggio, mancavano pochi normali, come era normale loro cercavano di difendersi. Abbiamo cercato di dare qualcosa in più negli ultimi minuti ma sarebbe stato meglio reagire prima per cercare di vincere. Comunque fino all’ultimo minuto abbiamo dato tutto”.

Nei primi settanta minuti cosa è mancato?

“Dobbiamo avere più energie. Il Torino è una squadra fisica e abbiamo sofferto in più. Ma in generale dobbiamo avere più personalità, chiedere palla e non avere paura”.

Tutto lo stadio pensava che il rigore lo tirasse Dybala. Invece?

“Lo ha tirato Belotti, lo avete visto tutti (sorridendo)”.

Avevi paura di farti male quando sei entrato? Il fallo da rigore ti ha fatto male?

“No, altrimenti non sarei entrato. Negli scorsi giorni ho lavorato tanto e ho parlato con il mister dicendo che avevo voglia di aiutare la squadra se lui fosse stato d’accordo. Sul rigore ho preso una botta e ho sentito male, ma nulla di grave, siamo tranquilli”.

Come mai Abraham vive questo momento negativo?

“Tutti sappiamo come funziona con i centravanti, sono i primi ad essere criticati quando non fanno gol. Ma nella scorsa partita contro il Sassuolo lui è entrato e ha fatto gol. Oggi non ha avuto opportunità e non ha segnato, quindi sarà criticato. Ma dobbiamo essere bravi noi a dargli possibilità di fare gol affinché possa prendere l’ultima decisione più facilmente”.

Senza di te la Roma ha faticato a far girare la palla. Che idea ti sei fatto?

“Oggi la partita nel secondo tempo si è basata tanto sulle emozioni. Abbiamo cercato più di guardare al risultato che al gioco. Ma quando gli altri si chiudono non è facile. Bisogna capire quali sono stati gli errori fatti nell’ultimo mese e lavorare bene in questo periodo, dopo il Mondiale inizia un altro campionato”.