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gazzanet
"“Un eroe non ha bisogno di un mantello. Ha bisogno solo di un paio di guanti.”
"Il calcio italiano ha da sempre una grande tradizione di portieri; è un ruolo fondamentale e soprattutto particolare su cui c’è ampia letteratura. Il portiere non ha vie di mezzo: può essere l’eroe oppure il capro espiatorio. Roma e Torino possono stare tranquille sotto questo punto di vista: Alisson e Sirigu sono due tra i migliori portieri in circolazione. Il primo, dopo un campionato ai box da vice-Szczesny, si è guadagnato la titolarità e ha chiarito a tutti i motivi per cui la Seleçao e la Roma hanno puntato su di lui. Sirigu è stato uno dei portieri più importanti nel panorama europeo degli ultimi anni con il PSG. È approdato al Toro dopo la fine dell’avventura francese, in cerca di rilancio, per dimostrare che la sua carriera è tutt’altro che finita.
"CERTEZZE – Alisson a 25 anni è nel pieno dell’annata della consacrazione. È sulla lista dei desideri della maggior parte dei top club europei, tra cui Liverpool e Real Madrid. Nel frattempo Di Francesco se lo gode e lui lo ripaga a suon di parate decisive. Il brasiliano è una certezza e lo è stato sia nel momento migliore, quando i giallorossi vincevano spesso di misura soprattutto grazie a lui, ma anche nel momento di crisi che la Roma sembra aver superato. È l’unico insieme a Strakosha a non aver saltato nemmeno un minuto in Serie A e non succedeva che un portiere della Roma fosse così presente (3060’ considerando anche la Champions) da 31 anni. Il brasiliano è il classico portiere moderno, bravo tecnicamente, preciso nei rinvii e sicuro nel giocare palla al piede. I tifosi lo adorano ma lui probabilmente saluterà a fine anno e la Roma è pronta a realizzare una cospicua plusvalenza.
"SALVATORE – Sirigu ha una grande esperienza alle spalle e vanta una carriera ricca di successi. Con lui, il Toro ha blindato la porta dopo stagioni in cui ha avuto non pochi problemi tra i pali. Il trentunenne di Nuoro ha vinto molto a Parigi (4 Ligue 1, 2 Coppe di Francia, 3 Coppe di Lega e 4 Supercoppe francesi) e ha calcato palcoscenici internazionali importanti da protagonista. Quest’anno ha messo tutto il suo talento a disposizione del gruppo ed è stato fin da subito imprescindibile, blindando la porta granata. Anche lui, come Alisson è stato sempre presente, ma ha giocato 90’ in meno perché la Roma ha una partita in più dei granata. Nella sfida d’andata fu Kolarov a trafiggerlo con un grande calcio di punizione, questa volta punta a mantenere la rete inviolata e a risultare decisivo per il risultato.
"Silvio Luciani
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