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Roma-Torino, è scontro tra presente e passato granata: Vanoli e Juric a confronto

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Juric e Vanoli si scontrano a Roma per la prima volta: sfida tra presente e passato granata
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Paolo Vanoli e Ivan Juric, presente e più recente passato del Torino, per la prima volta a confronto. C'è una sfida nella sfida in Roma-Torino ed è proprio quella tra i due tecnici che si sono avvicendati sulla panchina granata. Da una parte Juric e dall'altra Vanoli, due allenatori ai poli opposti per filosofia e idee di gioco, diversi anche nel modo di comunicare per quanto entrambi assolutamente schietti. Li accomuna la cultura del lavoro, aspetto curato in modo attento da entrambi e subito notato da Vanoli all'arrivo a Torino.

Vanoli e Juric, filosofie diverse a confronto

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Quando il Torino ha scelto Vanoli, lo ha fatto in totale discontinuità con il triennio Juric. Nuova linfa, nuove idee, nuova pagina dopo la scelta di separarsi dal croato. Il 3-5-2 di Vanoli non è stato una sorpresa, perché i tifosi granata lo avevano già osservato quando Juric lo aveva sperimentato nell'ultimo anno al Toro per esigenze di rosa rispetto al 3-4-2-1, marchio di fabbrica del croato tornato in voga a Roma. Cambia però il modo in cui il modulo viene applicato e le richieste dei due allenatori. Juric chiede un calcio fisico, fatto di aggressione frenetica a tutto campo; Vanoli costruisce la propria idea di calcio su una manovra elaborata e ragionata sulla gestione dello spazio. Cambia l'organizzazione dei singoli reparti. La difesa non opera più sull'uomo come con Juric, ma lavora a zona con un'organizzazione corale; a centrocampo ampio spazio al fraseggio con Vanoli, il ruolo degli esterni è cruciale per entrambi ma con il tecnico bresciano partono più avanzati; in attacco le due punte devono essere vicine per poter dialogare continuamente tra loro a differenza di quanto accadeva con Juric che li preferiva più distanziati. Due modi diversi di vedere il calcio e di rappresentarlo. Entrambi molto nitidi e curati da due allenatori che condividono la stessa ricerca per i dettagli.

Juric appeso a un filo, Vanoli cerca continuità

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Juric e Vanoli si incontrano in momenti molto diversi dei rispettivi percorsi professionali. Il croato ha scelto Roma perché occasione irrinunciabile, ma è già appeso a un filo e ha bisogno di risultati per non far traballare ulteriormente la panchina e cerca di silenziare il tumulto che è diventato l'ambiente giallorosso dall'esonero di De Rossi. Vanoli invece è all'inizio del proprio percorso al Toro, sta plasmando una squadra sulla base della propria filosofia e ne sta raccogliendo i frutti in un percorso di costruzione fatto di alti e bassi. Diverso inevitabilmente l'umore: Juric torna all'Olimpico dopo la figuraccia del Franchi, Vanoli va a Roma con la vittoria sul Como alle spalle, che seppur sporca ha ridato i tre punti al Toro dopo un mese. Il croato è circondato da un ambiente sfiduciato per la gestione societaria della squadra e per gli ultimi risultati; il bresciano ha potuto contare fin qui sul supporto dei tifosi, conquistati già alla seconda giornata con la presa di posizione su Bellanova e poi con le parole d'amore per il calore del popolo granata. Fin qui in carriera non si sono mai incrociati, lo faranno giovedì nella cornice dell'Olimpico di Roma: il primo incontro tra Vanoli e Juric.

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