Roma - Torino doveva essere una partita spettacolare ed invece si è trasformata nella partita della vergogna. E’ inaudito ciò che è successo all’Olimpico della Capitale, la Roma vince ma con vergogna. Vergogna è la parola giusta per questa partita. Vergogna per una classe arbitrale che continua a mietere errori grossolani in ogni partita del campionato. Vergogna perché ad arbitri come il signor Calvarese dovrebbero togliere il patentino di ‘giudice’. L’incapacità di questo arbitro l’avevamo già constatata lo scorso anno nella partita del black out a Padova. Ma certo è sempre lui! Pazzesco che una partita possa essere rovinata dall’incapacità di arbitrare. Poi è chiaro che uno più uno fa due e anche il signor Guidi entra a far parte di quella schiera di arbitri di scarsa classe, anche perché, oltre al rigore concesso ai gialloblù, durante i 93 minuti sono stati innumerevoli gli errori: falli a centrocampo non fischiati , rigori non dati! Se c’era il rigore su Marquinho allora al Toro avrebbero dovuto concedere ben due rigori: uno su Diop nel finale di partita e uno ancor prima su Sgrigna all’11 del secondo tempo, che invece viene ammonito.Da che mondo è mondo, nel pallone, il Toro è il Toro e la Roma è la Roma, due pesi e due misure! Una sconfitta immeritata, perché se è vero che la Roma dall’alto del suo tasso tecnico aveva schiacciato il Toro per i primi 30 minuti di gioco e per una buona parte del primo quarto del secondo tempo è altrettanto vero che la difesa granitica granata appariva imperforabile. Il Toro si stava difendendo bene e quando Totti e compagni trovavano il via libera con tiri da fuori area erano imprecisi ma anche sfortunati ( vedi il capitano quando tenta il tiro a giro uscito di un nulla). La Roma ha giocatori importanti e di classe questo è innegabile come era innegabile che facessero la partita alla massima velocità, dopo il disastroso derby, ma al 69’ la squadra di Zeman stava rallentando di molto la sua corsa e il Toro stava iniziando a farsi vedere più spesso nella metà campo giallorosa. La sconfitta patita contro la Roma non deve demoralizzare ma deve far rabbia da scaricare contro la Fiorentina domenica prossima. Quella rabbia che hanno messo in campo soprattutto Basha e Glik davvero eccellenti in tutto. Inutile dire che l’attacco del Toro è leggerino: lo si sa da tempo memorabile. Incidere in una partita per gli attaccanti granata diventa sempre più un impresa. Troppo molle il tiro di Bianchi , servito benissimo da Cerci ( forse la più bella azione del Toro) respinto da Goicoechea. Ricordate la potenza di Milito quando segno quest’anno il gol al Toro da fuori area? Bene, Bianchi era in area ben più vicino al portiere eppure ha sfoderato un tiro che è mancato nella potenza necessaria capace di piegare le mani ad un portiere. E non possiamo nemmeno dire che la potenza non faccia parte del dna del capitano granata. E’ altrettanto vero che il capitano granata ha poi sfiorato il gol con un bel tiro andato poco alto sulla traversa. Sgrigna a certi livelli si perde troppo in mezzo al campo. Ha fatto due buoni recuperi a centrocampo e la volontà la dimostra in campo ma la qualità per giocare a certi livelli in serie A è un'altra. Detto questo cerchiamo di guardare in positivo. Detto della prestazione della difesa granata e di un Basha superlativo plaudiamo con soddisfazione l’esordio di Abou Diop: il ragazzo è entrato, anche se per pochi minuti, con una grinta impareggiabile. Si vede che ha voglia di mangiarsi il pallone e il campo. E’ davvero l’ora di farlo giocare, lui può essere davvero incisivo sia per la cattiveria agonistica che per la spregiudicatezza che metterebbe in campo, così come Verdi che ha qualità da vendere e può diventare un ottima alternativa al bravo Santana. Gino Strippoli(foto M.Dreosti)
toro
Roma, una vittoria da vergogna
Roma - Torino doveva essere una partita spettacolare ed invece si è trasformata nella partita della vergogna. E’ inaudito ciò che è successo all’Olimpico della Capitale, la Roma vince ma con vergogna....
© RIPRODUZIONE RISERVATA