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Rosati, il “Celentano” granata sposa la causa: “Grazie Cairo, il Toro è la mia famiglia”
Arrivato nella sessione estiva di mercato del 2018, Antonio Rosati si è accasato a Torino consapevole del poco spazio che avrebbe avuto. Sapeva già che nelle gerarchie era dietro sia a Sirigu ma anche a Ichazo. Il portiere di Tivoli si è trasferito comunque all'ombra della Mole dove ha riabbracciato il suo allenatore ai tempi del Napoli, Walter Mazzarri, per intraprendere una nuova avventura in granata e cercare di dare il suo contributo per avviare un nuovo corso nel Toro. Il rinnovo maturato sino al 2021 lo ha reso entusiasta, come testimonia il suo post su Instagram: "Ringrazio il Presidente Cairo per avermi dato la possibilità di continuare a far parte di questa splendida famiglia, che è anche la mia. Forza Toro".
UOMO SPOGLIATOIO - Anche se non è mai sceso in campo, Rosati si è comunque dimostrato un tassello importante nel Toro. Con il suo carisma e il suo entusiasmo ha sin da subito legato con i compagni di squadra. Favorendo, con la sua esperienza e la sua professionalità, il clima positivo nello spogliatoio che ha condotto la squadra al settimo posto e al record storico del Torino nell'epoca dei tre punti. Rosati avrà un ruolo importante anche nell'accoglienza dei nuovi arrivati, facendo loro sin da subito capire la mentalità del Toro di Mazzarri. E poi certamente continuerà a strappare un sorriso a tutti, anche nei momenti più difficili. Noti i suoi siparietti che sono iniziati sin dal ritiro di Bormio con i compagni di squadra. L'estremo difensore si è reso spesso protagonista di imitazioni del celebre cantautore Adriano Celentano, poi divenute virali attraverso le condivisioni dei compagni di squadra su Instagram.
IL FUTURO - Scene che restituiscono una bella immagine del gruppo granata e la società ne ha tenuto conto. Il rinnovo di contratto sino è un attestato di stima verso la professionalità che ha dimostrato il portiere sin qui. Il nuovo rapporto contrattuale lo lega al Torino sino al 2021. Si può dire che Rosati sia il trait d'union tra il ripescaggio del Torino in Europa League nel 2014 e quello spesso ventilato di quest'anno. Nel 2014 Glik e compagni terminarono fuori dall'Europa proprio per un rigore parato da Rosati su Cerci nell'ultima giornata con la Fiorentina. L'estremo difensore, che compierà 36 anni il 26 giugno, potrebbe avere con il Toro una prospettiva che vada oltre al calcio giocato e perseguire il percorso fatto da Emiliano Moretti che è entrato in dirigenza. È ancora presto per questo genere di discorso ma potrebbe essere un'opzione sia per il portiere che per il club.
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