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gazzanet
"Abbiamo scritto in questi giorni di un ritorno del 'quarto d'ora granata', con il Toro che nelle prime tre uscite di quest'anno ha sempre concentrato all'interno di dieci minuti le sue segnature, ricordando per certi versi i mitici momenti in cui Valentino Mazzola si rimboccava le maniche della sua maglia e il Grande Torino spazzava via dal campo gli avversari in 15' o poco più. La partita di domenica però opporrà al Toro un'altra avversaria che in queste prime giornate di campionato ha dimostrato di avere caratteristiche simili a quelle dei granata. Stiamo parlando della Sampdoria di Walter Zenga, miglior attacco della Serie A e seconda in classifica a 7 punti insieme a Chievo, Roma, Sassuolo, Palermo e proprio al Toro.
"Entrambe le formazioni hanno mostrato la particolare tendenza a concentrare le proprie realizzazioni in brevi lassi di tempo. Se per il Toro nelle partite contro Frosinone, Fiorentina e Verona abbiamo scritto di una squadra che in pochi minuti si è scatenata riuscendo ogni volta a rimontare la formazione avversaria e a sconfiggerla due volte su tre, anche la squadra di Zenga si è abituata a segnare gol ad intervalli molto ravvicinati. Cinque reti in 23 minuti contro il Carpi, due in sessanta secondi nella rimonta di Napoli e due in quattro minuti contro il Bologna lunedì sera. Numeri che ricordano davvero molto da vicino quelli messi a segno da Baselli, Quagliarella e compagni.
"Domenica dunque non solo ci aspetta una sfida spettacolare e, stando ai numeri fatti registrare dalle due squadre finora, ricca di reti; sarà anche interessante vedere se le due formazioni confermeranno queste tendenze a scatenarsi con piogge di gol in pochi minuti. Sicuramente per quanto riguarda il Toro servirà da parte di Glik e compagni un grande lavoro per disinnescare i pericoli offensivi che Eder e i blucerchiati cercheranno di creare: sarà richiesta concentrazione massima per 90', l'unica cosa che forse è mancata al Toro in questo avvio di campionato, nel quale i granata troppe volte nel primo tempo sono scesi in campo senza la giusta cattiveria, salvo poi riuscire a rimediare durante la partita.
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