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Sampdoria-Torino e l’anticalcio di Rocchi

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L'editoriale di Gino Strippoli / Un bel Toro dominato solo da un arbitraggio scandaloso e da doriani ridicoli, sempre per terra

Inutile stare a pensare al gol sbagliato grossolanamente da Belotti, certamente un gol che poteva valere la vittoria che il Toro avrebbe ampiamente meritato contro la Sampdoria. C'è invece tutto da riflettere sull'arbitraggio di Rocchi, che ha saputo fare di una partita l'anticalcio per antonomasia. Meglio allora dire che il signor Rocchi è l'anticalcio! Inammissibile il suo arbitraggio, con cartellini sventolati a piacimento sui giocatori granata e quasi mai sui fallacci da tergo dei blucerchiati. Davvero improponibile l'espulsione di Acquah, che ha lasciato il Toro a battagliare in soli 10 uomini. Il ragazzo granata è stato espulso, reo di aver fatto fallo, quindi ammonito per la seconda volta con conseguente sventolamento del cartellino rosso, per un pestone involontario. Davvero pazzesco, e non è la prima volta che l'arbitro Rocchi inveisce sulla squadra granata. Arbitrare così non è più calcio ma - sottolineo - è l'anticalcio.

Poi, meglio non commentare l'allontanamento dalla panchina di Walter Mazzarri, colpevole forse di aver protestato troppo in difesa della sua squadra. Il Toro avrebbe meritato di vincere questa partita, ma a Marassi è sempre così: lo dice la storia. I granata han dovuto combattere contro 12 uomini in campo. Un gran bel Toro senza ombra di dubbio, con Mazzarri che ha saputo preparare bene la partita per arrivare alla vittoria. Chiaro che le ciambelle non vengono sempre con il buco, ma spesso non vengono solo per incapacità ma anche per fattori esterni come appunto quelli di un arbitraggio che ha consentito ai giocatori doriani di buttarsi a terra ad ogni contatto con i granata e prendere falli inesistenti con conseguenti ammonizioni. Resta il fatto che il Toro sul campo ha dimostrato di essere più forte della Sampdoria e questa è comunque una bella soddisfazione. Il Torino ha dominato, soprattutto nel primo tempo con un Niang e un Falque che hanno fatto impazzire la difesa avversaria. Molte le occasioni da gol granata pensando solo che al 21' minuto del secondo tempo il Toro aveva a suo favore ben 7 occasioni da gol contro le sole due della squadra genovese.

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Poi il patatrac con l'espulsione e i granata che han dovuto per forza di cose abbassare il proprio baricentro per difendersi, cosa che hanno fatto molto bene, lasciando solo un tiro importante alla Sampdoria con Verre sul finire della partita, con grandissimo intervento in angolo di Sirigu. Ma il Torino anche in dieci contro undici non è stato a guardare, anzi ha impensierito più volte Viviano con Falque - tiro cross che ha attraversato tutta l' area - e Belotti che imbeccato bene e scattato bene ha purtroppo tirato alla stelle con troppa precipitazione. Il Toro ha dimostrato un grande carattere in una partita intensa e tirata al massimo, affrontata con il piglio giusto su un campo e contro una squadra tra le più difficili della Serie A.

Eccellente Niang, che partita dopo partita sta dimostrando il suo valore. Ottimo il centrocampo muscolare a tre con l'aggiunta delle mezza punta Baselli, che in fase di non possesso andava a fare il quarto di centrocampo. Ineguagliabile Falque, oggi il giocatore più forte di questo Toro, capace di offendere ed esser sempre imprendibile sulla fascia ma anche bravo a dare manforte in difesa. Una partita che lascia però molti strascichi non indifferenti pensando alla prossima gara con l'Udinese: infatti gli infortuni di Obi e Rincon e la squalifica di Acquah hanno annullato quasi del tutto il centrocampo granata.  Si spera che per Obi sia solo un dolore per il colpo ricevuto sulla schiena all'altezza del rene, quindi recuperabile. Comunque sia il verdetto di questa partita contro la Samp può solo recitar che il Toro è più forte e merita più rispetto. Anche la Società granata adesso si deve far sentire!