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Torino-Udinese sarà una sfida nella sfida: a centrocampo, infatti, se i due tecnici li sceglieranno dal primo minuto come sembra probabile, si troveranno di fronte due promesse del calcio sudamericano, entrambe alla prima stagione in Europa.
SANCHEZ MINO E IL SUO GRAN MANCINO - Per i granata, stiamo ovviamente parlando di Juan Sanchez Miño: l'argentino classe '90 ha già fatto innamorare i tifosi del Toro con alcune giocate importanti. Centrocampista duttile, l'ex-Boca può ricoprire una vasta gamma di ruoli, che vanno dalla mezz'ala all'esterno (questi con retroguardia a 3), dal trequartista al terzino sinistro (con difesa a 4). Nel Toro, per ora, l'abbiamo visto praticamente solo come interno di un centrocampo a 5, anche se in qualche match Ventura ha deciso di spostarlo più avanti, a ridosso del reparto offensivo, con il preciso compito di spalleggiare le punte, grazie a tutta la classe del suo piede mancino. In alcune occasioni, infatti, il tecnico granata l'ha inserito al posto di El Kaddouri, e data l'assenza forzata per squalifica del fantasista marocchino, Miño potrebbe vedersi affidare la trequarti. L'argentino spera di trovare presto il primo gol in Italia, anche se non si può dire che il centrocampista sia un marcatore nato: in 4 stagioni al Boca, su 79 presenze, solo 6 marcature per lui.
GUILHERME, LO "SCHERMO" DI STRAMACCIONI - Dall'altra parte, Guilherme dos Santos Torres, centrocampista nato nel 1991, arrivato all'Udinese dal Corinthians. Il brasiliano ha caratteristiche diverse dal sudamericano granata: il bianconero preferisce infatti agire da classico 'volante', come dicono in Brasile, davanti alla difesa, facendo affidamento su un passo abbastanza veloce che lo facilita nei recuperi palla. Dotato di un buon tiro da fuori e di una discreta visione, non disdegna il ruolo di mezz'ala, anche se probabilmente contro il Toro lo vedremo muoversi qualche metro davanti alla retroguardia, dove riesce ad esprimersi meglio. Anche Guilherme non è propriamente un bomber: in 5 stagioni in Brasile, tra Portuguesa e Corinthians, ha collezionato 91 presenze e 10 gol, numeri comunque da non sottovalutare se si pensa alla posizione molto arretrata che il giocatore occupa solitamente.Oltre che l'evidente richiamo cromatico al derby, dunque, i due giovani giocatori latino-americani scalpitano e sono pronti ad un personalissimo scontro tra Argentina e Brasile. Chi avrà la meglio?
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