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Sansone, è il tuo momento?

Federico Danesi

Una regola intelligente da osservare se sei al debutto in serie A, anche se hai 25 anni, è quella di non contestare le scelte dell’allenatore, attendendo giorni migliori. Questo però non toglie che...

Una regola intelligente da osservare se sei al debutto in serie A, anche se hai 25 anni, è quella di non contestare le scelte dell’allenatore, attendendo giorni migliori. Questo però non toglie che sicuramente Gianluca Sansone se l’aspettasse diverso questo debutto nel proscenio che conta dopo averlo solo annusato con il Siena prima di un peregrinare che lo ha portato sino in Prima Divisione e ritorno.SASSUOLO, UN RICORDO - Lo dicono i numeri, anzitutto. Perché fatte le debite proporzioni di categoria, un anno fa esatto di questi tempi era un Sansone molto diverso. In maglia Sassuolo nelle prime sei giornate di B (l’ultima delle quali proprio il 24 settembre) per quattro volte aveva chiuso la partita in campo dal 1’, una volta era stato sostituito solo al minuto 85 e contro il Vicenza aveva comunque giocato l’ultima mezz’ora. Come a dire circa 470’ e pure due reti. Oggi invece siamo fermi al quarto d’ora scarso con il Pescara e ad un paio di minuti in più contro l’Inter. Sempre in casa, come se per ora non fosse il caso di bruciarlo fuori.

MEGGIO, PARTNER DIVERSO - Eppure mai come nell’ultima settimana era sembrato caldo, quasi fosse veramente pronto per cogliere la sua occasione. Lo diceva forse anche la logica che contro una difesa fisica come quella doriana uno con le sue caratteristiche avrebbe potuto essere un elemento di disturbo in più e invece Ventura ha preferito l’usato sicuro, o meglio Meggiorini del quale conosce più a fondo caratteristiche e tipo di risposte. Questo nonostante in passato la coppia con Bianchi, e lo si è visto anche a Siena non più tardi di un mese fa, abbia prodotto risultati scarsi non per la forza intrinseca dei due, ma semplicemente perché sembrano non integrarsi.

L'UDINESE CHIAMA - Giampiero Ventura non ama moltissimo il turnover, ma giocoforza dovrà utilizzarlo. E allora perché non cominciare da mercoledì con Sansone, che ha dimostrato tutta la sua voglia adattandosi come esterno in precampionato? Perché non pensare ad una soluzione con il potentino a sinistra e Cerci a destra, supportati da un centrocampo a tre, visto che i due succitati sono abilissimi nell’inserirsi? Perché non sfruttare con un attaccante brevilineo ma fisicamente dotato gli spazi che può creare Bianchi? Tutte domande per ora sospese nel vuoto. In attesa di trovare spiegazioni, magari già da mercoledì.

Federico Danesi

(foto M.Dreosti)