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Sarà dura, ma crediamoci!

Mantova batte Torino 4 a 2, questo il sorprendente risultato della finale d’andata dei playoff.Al ritorno domenica al Delle Alpi serviranno tre gol di scarto per la qualificazione nella massima serie, due per prolungare la partita ai...
Nino Mancini

Mantova batte Torino 4 a 2, questo il sorprendente risultato della finale d’andata dei playoff.

Al ritorno domenica al Delle Alpi serviranno tre gol di scarto per la qualificazione nella massima serie, due per prolungare la partita ai supplementari (in questo caso farebbe premio la miglior classifica della stagione regolare). Partita strana, con tutti i gol realizzati su palla inattiva, di cui due del Mantova su rigore.Granata che partono subito a razzo, provando ad imporre il ritmo e passando con Longo, ormai una conferma in fase realizzativa. Poi l’incomprensibile black out della squadra, e della difesa in particolare, con capitan Brevi e Melara artefici insieme a Taibi di amnesie da dilettanti. Amnesie che costano il record di gol incassati, ne avremmo fatto volentieri a meno, per una delle difese meno battute di tutto il torneo cadetto.

 

Avevamo già evidenziato i progressi dei virgiliani nei due match di semifinale con il Modena, confermati nella prima partita di finale. Solo l’espulsione di Tarana ha consentito ai granata a trazione anteriore, con Stellone, Abbruscato, Rosina, Fantini e Lazetic contemporaneamente in campo, di siglare, con l’Elvis recuperato, il gol del definitivo 4 a 2.

 

Al di là delle proteste di rito delle due squadre ci sembra che l’arbitraggio non abbia influito in modo determinante sullo sviluppo dell’incontro; Pieri ha fischiato i falli più evidenti e distribuito i cartellini con lo stesso metro di giudizio. Delusione cocente per i circa 3000 granata che hanno seguito la squadra in trasferta e per i sostenitori davanti ai maxischermi e alla tv. Adesso serve il solito miracolo, che i 60.000 previsti al Delle Alpi, proveranno ad evocare spingendo i ragazzi con il loro calore, con il loro incoraggiamento.

Servirà una gara speculare agli ultimi trenta minuti, con la massima concentrazione di tutta la squadra, nessuno escluso, e la convinzione di poter riuscire a ribaltare il risultato senza isterismi controproducenti. Manca ancora un tempo, prima di tramutare l’incubo di ieri sera nel sogno di domenica.

Forza ragazzi, siamo tutti con voi.