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Giovanni Sartori non vorrebbe parlare, trincerandosi in un comprensibile riserbo. Nelle ultime settimane molto si è scritto sul suo possibile arrivo sotto la Mole, per contribuire all'allestimento del futuro Torino. Molto, e a volte...
Giovanni Sartori non vorrebbe parlare, trincerandosi in un comprensibile riserbo. Nelle ultime settimane molto si è scritto sul suo possibile arrivo sotto la Mole, per contribuire all'allestimento del futuro Torino. Molto, e a volte anche a sproposito, riguardo un contratto già rinnovato con il Chievo Verona (circostanza smentita attraverso Toronews dallo stesso Sartori) o - all'opposto - di un accordo nel cassetto con il numero uno granata. "Prenderò una decisione entro Pasqua" aveva rivelato l'artefice del miracolo clivense. Ma, come accade nella vita e per riflesso nel calcio, le volontà degli uomini devono fare i conti con accadimenti improvvisi, sentimenti e dubbi. Ora, il Chievo ha tutte le intenzioni di prolungare il rapporto che lo lega a Sartori. Un rapporto non solo lavorativo, ma di stima, fiducia, amicizia. E' valutando questi aspetti che nascono le titubanze del manager nell'accettare le lusinghe del presidente Cairo, che gli propone un progetto ambizioso, con una piazza prestigiosa che lo accoglierebbe a braccia aperte. Da una parte, la realtà che ha contribuito in modo determinante a far crescere fino a traguardi prestigiosi, dall'altra un club che ha fatto la storia del calcio (non solo italiano) e in attesa di tornare a calcare i palcoscenici che gli competono.
"Siamo ancora in una situazione di stallo, come in una partita a scacchi" si lascia sfuggire Sartori. Ma le percentuali che lei resti a Verona sono cambiate negli ultimi giorni? "Sono le stesse di quando ci eravamo sentiti: 50 e 50 perchè si sono affacciate problematiche che, tuttavia, spero di risolvere in fretta". A Torino, il mago del Chievo ritroverebbe Gianni De Biasi, per il quale nutre sincera amicizia in virtù di un'assidua frequentazione quando tutti e due vestivano ancora i panni dei calciatori: "Dice che sono più bravo da dirigente? Guardando i risultati non posso che dargli ragione". Intanto, si sono scambiati gli auguri di Pasqua via sms. Il fatto che Sartori abbia fatto la stessa cosa con Cairo non avrebbe un significato particolare. Senonchè, il messaggio via telefono non conteneva soltanto gli auguri di rito, ma dettagli inerenti l'ormai lunga trattativa. Domenica il Torino è a Verona, il Chievo gioca sabato a Udine. Incroci che porterebbero facilmente a mettere in agenda un incontro tra i due.
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