gazzanet

Sassuolo e Torino: i dati descrivono una differenza imbarazzante tra i due attacchi

Roberto Ugliono

Focus / Gol, tiri in porta e volume di gioco: neroverdi rodati, granata in cerca di identità

"In due sistemi di gioco propositivi come quelli di Sassuolo e Torino la fase offensiva è quella che raccoglie e concretizza il lavoro di tutta la squadra. E la differenza tra i due team, in attesa di scoprire cosa succederà in campo, è ben descritta dalla classifica attuale: il Sassuolo è rodato, gioca a memoria e davanti gli attaccanti si intendono e si divertono. Caputo e Berardi hanno raggiunto un'intesa tra di loro che li ha portati a essere una coppia gol di prima fascia tanto da sbarcare anche in Nazionale. Poi c'è il resto della squadra che segue i pensieri e i movimenti degli attaccanti e tutto si unisce in un tutt'uno che è una sinfonia. Il Toro no, è ancora un cantiere aperto. Ha bisogno di lavorare e, probabilmente, di ritrovare anche serenità (difficile pensare che il gol sbagliato da Verdi contro il Cagliari sia dovuto a mancanze tecniche e non ad aspetti psicologici).

"TATTICA - Questa tesi trova la sua dimostrazione nei numeri. Il Sassuolo è la squadra che effettua più tiri a partita (20.5, ovvero un tiro ogni 4 minuti circa) nei maggiori cinque campionati europei, meglio anche di squadre come Liverpool e Bayern Monaco. Il Torino, invece, libera alla conclusione i propri giocatori con molta più difficoltà e la media di conclusioni a partita è di 8.7 (uno ogni 10 minuti e poco più, peggio in Serie A ha fatto solamente lo Spezia di Italiano). La vocazione offensiva dei neroverdi si vede chiaramente anche dai numeri di palloni toccati nell'area avversaria - media di 30.3 a partita, meglio solamente l'Inter con 31 - mentre la media granata è appena 11.7 (la peggiore della Serie A). Ma la squadra di De Zerbi ha numeri decisamente migliori anche fuori area. I neroverdi hanno segnato già 3 reti con tiri da fuori in queste prime 4 giornate, mentre la banda di Giampaolo nessuna.

"GOL - Il tutto ha una chiara traduzione: il Sassuolo attacca meglio, crea di più e segna di più, mentre i granata si devono affidare al loro capitano. Anche qui i numeri parlano chiaro: il Sassuolo ha segnato 13 reti, il Toro 4. Quella neroverde, a differenza di quella granata, è una comitiva del gol. Caputo è il capocannoniere e ha già segnato 4 gol, alla pari di Belotti. Poi, però, se il Toro non presenta altri giocatori in gol, il Sassuolo - solo tra gli attaccanti - annovera Berardi (3 reti) e Defrel (1 gol). Facile da immaginarsi. Nel Torino a parte il Gallo che ha calciato verso la porta avversaria 9 volte, gli altri l'hanno fatto molte volte in meno: Zaza 4, Verdi e Bonazzoli 1 a testa. Dall'altra parte anche chi gioca di meno crea pericoli. Defrel ha effettuato 3 tiri, Haraslin e Raspadori - che hanno un minutaggio basso - rispettivamente 4 e 3. Poi arriva la coppia gol con 17 tiri per Caputo e 14 per Berardi. Insomma, se i dati vogliono dire qualcosa, al momento - per citare Giampaolo - il Sassuolo è all'università del calcio e il Torino alle elementari. Ma si sa che la palla è rotonda, esistono episodi e dettagli e il campo spesso può sovvertire i pronostici.