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gazzanet
"Sarà la prima trasferta per Mazzarri alla guida del Torino, quella che domenica pomeriggio lo contrapporrà al Sassuolo di Iachini: due formazioni che hanno cambiato in corsa per centrare i rispettivi, differenti, obiettivi e che si sono affidate e tecnici d'esperienza. Se il lavoro del nuovo allenatore granata è ancora inevitabilmente da valutare sul lungo periodo - nonostante l'esordio contro il Bologna abbia lanciato più di un messaggio incoraggiante - l'impatto del tecnico di Ascoli Piceno si è fatto sentire in maniera determinante, incidendo sul percorso e sui risultati della formazione emiliana. Cosa ha modificato in maniera così radicale Iachini? Parecchi elementi, a partire dal piano tattico per arrivare a quello mentale, ma non uno di certo: lo schieramento a centrocampo.
"Il 27 agosto 2017 il Torino ospitava e travolgeva per 3-0 il Sassuolo, alla seconda di campionato: in quell'occasione la mediana ospite titolare era composta da Missiroli e Duncan ai lati di Magnanelli. Senza volerci sbilanciare con formazioni certe a quattro giorni di distanza, resta comunque altamente probabile che domenica pomeriggio il reparto sarà formato esattamente dai medesimi profili. Iachini non ha infatti solamente confermato la mediana a tre, già utilizzata dal predecessore Bucchi, ma anche le pedine dalle quali essa è costituita: lo storico capitano Magnanelli e Missiroli, due tra gli elementi più anziani ed esperti della formazione emiliana (rispettivamente 33 e 31 candeline), sono infatti gli inamovibili di questo Sassuolo ed hanno sino a questo momento collezionato 18 e 16 presenze in campionato, su un totale di 20 disponibili.
"Al loro fianco, il centrocampo neroverde può schierare un differente assortimento di profili decisamente interessanti: il più quotato nonostante una stagione finora non entusiasmante resta comunque Duncan, che nelle passate annate aveva dimostrato tutto il proprio valore con prestazioni decisive di qualità e quantità. Meno fisico e più tecnico, alla ricerca della consacrazione, Iachini può poi contare anche su quel Sensi che se in giornata positiva può garantire rapidità ed imprevedibilità alla manovra. Senza dimenticare il prodotto del settore giovanile Mazzitelli, dall'anno scorso ormai stabilmente in prima squadra e che non raramente rientra nelle gerarchie primarie: un percorso che si augura di seguire anche il giovane Cassata, classe '97 al primo anno in Serie A dopo il prestito ad Ascoli, che ha già collezionato cinque presenze. Un reparto rodato e che si basa su solide certezza, ma che può vantare valide alternative per ogni tipo di situazione tattica.
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