Quanto è stato importante inserire ragazzi da fuori che non avevano scorie del passato? “In tanti sono arrivati verso la fine, quattro giocatori di cui oggi tre hanno giocato titolari. Ma già il gruppo bastava poco per rimetterlo in sesto, fin dall’inizio del ritiro tutti sono andati forte, senza risparmiarsi, senza facce brutte. Prendendo quei giocatori alla fine abbiamo alzato la qualità dando quello che mancava”.
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Sembrava una partita stregata. Ma il Torino ha insistito per vincere: è un grosso passo in avanti? “Cerchiamo di interpretare le partite così a prescindere dal risultato. Vogliamo che sia questa la mentalità: attaccare, pressare, accettare situazioni scomode che portano vantaggi. Per fare così bisogna essere dentro la partita, sapere quello che bisogna fare, e far sì che tutti siano pronti”.
Sul settimo marcatore diverso: "Rispetto alla partita con la Salernitana abbiamo fatto 5 cambi e questa è una bella cosa, tutti sono coinvolti e si sentono importanti. Abbiamo visto che possiamo fare delle scelte giuste anche durante la gara. È bello che tanta gente partecipa, tutti si sentono coinvolti e c'è un bel gruppo".
Sullo stile di gioco: "Sono felice, mi piace quando un squadra gioca così in avanti, ruba e ha l'impulso di pressare, giocare e dominare. Non è facile e non sempre si può fare però l'idea è questa. Più partite riusciremo a fare in questo modo e meglio andranno le cose".
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