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gazzanet
"Comincia come in ogni day-after che si rispetti la nostra consueta analisi reparto per reparto di ciò che ha funzionato, e ciò che invece è da migliorare nella partita del Toro. Contro il Sassuolo, i granata hanno giocato complessivamente una buona gara, accorta e compassata, riuscendo a chiudere bene gli spazi e a ripartire con rapidità. Ma vediamo nel dettaglio come si sono mossi difesa, centrocampo ed attacco di Ventura al Mapei Stadium.
"GLIK STATUARIO, ZAPPA DEVASTANTE - Il terzetto difensivo capitanato da Glik ha funzionato alla perfezione, non lasciando i tanto temuti spazi alle freccie emiliane, e riuscendo a chiude con il giusto tempismo. Il polacco ha reso impossibile la vita di Defrel, limitandolo in tutto e per tutto, mentre Maksimovic ha tenuto bene lo scatenato Sansone soprattutto nel primo tempo. Sulla catena di sinistra, discreta la prova di Moretti, in evidente carenza di ossigeno (e forse un turno di riposo non gli farebbe male), che ha rimediato al gap tattico e di concentrazione evidenziato un'altra volta da Gaston Silva, sicuramente non sufficiente. Una menzione speciale, comunque, la merita Zappacosta: attento sia in ripiegamento - dove ha aiutato moltisismo Maksimovic - sia in attacco, il numero 7 potrebbe aver instillato qualche dubbio al tecnico Ventura riguardo le gerarchie su quella fascia.
"LA MEDIANA PICCHIA, l'ATTACCO FUNZIONA - Buona, nel suo complesso, anche la prova della mediana granata. Gazzi ha tenuto ottimamente la posizione davanti alla difesa, facendo diga, e - diversamente da altre volte - impostando con discreta precisione, facendo partire molti contropiedi. Al suo fianco, Benassi (qui il focus) ha fornito una prestazione maiuscola: cuore, grinta, ma anche cervello e giusto tempismo, con la ciliegina dell'assist a Belotti ad impreziosire il tutto. Male, invece, Acquah: il ghanese ha fatto buona interdizione - anche se talvolta con eccessiva foga, ma è stato molto insufficiente per quanto riguarda la fase offensiva, con tanti, troppi palloni sbagliati, alcuni molto banali. Perfetta, infine, l'accoppiata Immobile-Belotti: il primo ha dato sfoggio di una condizione invidiabile per uno che ha giocato così poco in questo periodo, rincorrendo ogni pallone fino al 90', giocando bene anche spalle alla porta e lasciando spazio ad un Belotti scatenato; il Gallo, appunto, si sta dimostrando per quello che è: un attaccante forte e che vede la porta, e contro la Fiorentina l'obbiettivo non può che essere ripetere quanto di buon mostrato al Mapei.
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