In vista della sfida - valida per l'undicesima giornata di Serie A - casalinga di domani sera, alle 20.45 allo Stadio Olimpico Grande Torino, contro la Sampdoria di D'Aversa, il tecnico granata Ivan Juric ha tenuto oggi la conferenza stampa. Dalle domande che sono state poste dai giornalisti presenti, i temi più ricorrenti che sono stati toccati sono stati la situazione di Belotti, il ballottaggio tra lui e Sanabria nella formazione, il modo di lavorare della squadra e la loro preparazione, e per ultimo, ma non per importanza, il rapporto del tecnico croato con la società e con il Presidente Urbano Cairo, da quando è arrivato sulla panchina granata ad oggi.
IL TEMA
Schiettezza Juric: “Devo conquistare credibilità con Cairo, in estate non mi ha ascoltato”
In conferenza stampa, Ivan Juric ha parlato anche del suo rapporto con la società granata
RAPPORTO CON LA SOCIETÀ - Juric, come sempre, si è espresso senza filtri: "Il mio obiettivo è conquistare la credibilità e la fiducia del presidente. Deve credere in noi come progetto e gli dobbiamo dimostrare allenamento dopo allenamento che meritiamo fiducia e che le nostre idee sono vincenti". Queste le parole del tecnico granata durante la conferenza stampa di Torino-Sampdoria: che il rapporto tra Cairo e Juric abbia avuto alti e bassi non è un segreto, soprattutto in merito alla campagna acquisti estiva, quando il tecnico si era aspramente lamentato in pubblico salvo poi ammettere di essere soddisfatto a fine mercato. Le cose, ad oggi - grazie anche alle buone prestazioni della squadra - sembrano essere migliorate: "Per adesso devo dire che la società ha esaudito tutte le nostre richieste, dai macchinari da inserire al Filadelfia alle persone da introdurre all'interno dello staff. Ora lo staff mi piace, anche quello medico, è fatto di giovani che vogliono crescere, e anche con il preparatore dei portieri il feeling è buono".
SERVONO I RISULTATI - Ora, l'obiettivo di Juric e del suo staff tecnico è, quindi, quello di conquistare la credibilità di Urbano Cairo: i miglioramenti della squadra aiutano, sì, ma al tecnico croato servono i risultati. "La mia parola deve avere un valore superiore rispetto all'ultimo mercato in cui non è stata considerata. Io voglio assumermi le mie responsabilità e far sì che si faccia come dico io perchè poi se le cose vanno male siamo io e il mio staff ad essere esonerati". È lui stesso a dichiarare che tra lui e il presidente granata ci sono stati dei disguidi e delle cose - accettate da Juric - che in realtà non erano a suo giudizio come dovevano essere. “Avrei dovuto essere molto più brutale per impormi in alcune situazioni…”, ha detto l’allenatore, senza specificare quali fossero queste situazioni. L'importante ora, dopo aver ritrovato i tifosi allo stadio, l'equilibrio della squadra e la serenità in campo, è trovare anche un buon rapporto tra allenatore e presidente. In questo non potranno che essere decisivi i risultati: e la partita contro la Sampdoria in quest’ottica ha un peso specifico importante.
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