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Le due vittorie consecutive hanno rilanciato in classifica il Torino, ora distante appena due lunghezze dalla zona playoff. Non una perché in caso di arrivo a pari punti con il Vicenza sarebbero i veneti ad accedere agli spareggi...
Le due vittorie consecutive hanno rilanciato in classifica il Torino, ora distante appena due lunghezze dalla zona playoff. Non una perché in caso di arrivo a pari punti con il Vicenza sarebbero i veneti ad accedere agli spareggi post-season in virtù degli scontri diretti favorevoli. Sarà, quindi, fondamentale la trasferta di sabato a Bergamo per tentare il sorpasso, contro un Albinoleffe che ha incassato più reti di tutti in cadetteria. Ben 53 in 34 partite, il che equivale a dire più di un gol e mezzo ogni novanta minuti. E guardando le sole gare casalinghe la situazione non si discosta molto dalla precedente. Ventuno le reti al passivo, solo il Piacenza ha fatto peggio tra le mura amiche. I numeri ci dicono, quindi, che se attaccata la squadra di Mondonico non è assolutamente perfetta dietro.
Il Toro, reduce da cinque reti nelle ultime due uscite, dovrà saperne approfittare, cercando di migliorare uno score che in realtà in trasferta non è brillantissimo. Tolta la gara di Ascoli, infatti, i granata hanno messo a segno qualcosa come undici reti in sedici partite e incassato ben otto sconfitte, a fronte di quattro successo e cinque pareggi. Dalla parte di Lerda c’è, comunque, il fatto che il suo Toro, non considerando quindi la brevissima parentesi Papadopulo, sarebbe in piena zona playoff, davanti a Reggina e Vicenza guardando la media voto. Quella dei granata con il tecnico di Fossano è di 1 punto e 47 a partita, contro l’1.44 degli amaranto e 1.41 dei veneti. Situazione che ricorda molto quella dell’anno scorso sulla panchina granata, con il negativo intermezzo targato Beretta.
(foto: M. Dreosti)
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