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- Redazione TORONEWS
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"Cosa accadrebbe se - una volta ripartito il campionato - uscisse un nuovo caso di positività da Covid-19 tra calciatori e addetti ai lavori? Quali effetti giuridici subirebbero i calciatori e i club? Su chi ricadrebbe la responsabilità? Problemi non da poco, perché un'eventualità del genere farebbe saltare quasi sicuramente tutti i piani delle istituzioni calcistiche, impedendo di completare il calendario e vanificando gli sforzi della ripartenza. Il protocollo sanitario presentato dalle istituzioni del calcio italiano ha proprio la funzione di evitare questa possibilità, ma le società di Serie A pretendono chiarezza sulle conseguenze che questo scenario comporterebbe.
"RESPONSABILITÀ - Se il virus contagiasse un calciatore, nonostante le accortezze, la preparazione della squadra coinvolta verrebbe interrotta per verificare altri casi al suo interno e in questo modo salterebbero tutti i piani. Eventualità che va calcolata, è questo che chiedono le società: i provvedimenti federali che daranno il via libera alla ripresa dei ritiri e alla conseguente prosecuzione del campionato dovrebbe precisare innanzitutto chi ha la responsabilità patrimoniale e penale. In parole povere: chi si assume il rischio di far ammalare altri atleti e dipendenti una volta che verrà intimata la ripresa?
https://www.toronews.net/campionato/coronavirus-figc-verso-lestensione-dellattuale-stagione-sportiva-al-2-agosto/
"CONSEGUENZE - Secondo problema, non di rilievo inferiore, una volta interrotto il campionato per la seconda volta quali effetti subirebbero i singoli tesserati e i club? Ci sarebbero ripercussioni giuridiche? Prima della ripartenza, la FIGC dovrà chiarire questi punti ed essere consapevole che di fronte alla minima falla di questo sistema la stagione 2019/2020 si fermerà: questa volta definitivamente.
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