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"Dialoghi in corso tra la Lega Serie A e i detentori dei diritti tv del calcio tricolore. È di poche ore fa la notizia, riportata dall'Ansa, della delibera unanime con cui i club di Serie A - nell'assemblea di ieri - hanno dato mandato alla Lega di rispondere negativamente alla richiesta formulata dalle pay tv emittenti, che chiedevano uno sconto di natura economica sull'ultima delle sei rate annuali per il pagamento dei diritti televisivi della Serie A.
I NUMERI - Sky e Dazn, come anticipato poc'anzi, hanno versato ad oggi cinque delle sei rate bimestrali sottoscritte al momento dell'accordo sui diritti tv. Un ammontare complessivo di 811 milioni di euro, al quale va sommata l'ultima rata - che dovrebbe essere versata entro il prossimo 1 maggio - da 162 milioni di euro. Un totale di 973 milioni di euro annuali (780 Sky, 193 Dazn), a cui vanno aggiunti i 230 milioni di euro sottoscritti da Img per i diritti tv internazionali.
DIALOGO - In attesa di comprendere se la stagione 2019/2020 verrà o meno portata a termine, i vertici dei detentori dei diritti tv (Sky e Dazn) si sono già attivati nei confronti della Lega, chiedendo tramite una lettera ufficiale la rateizzazione o uno sconto dell'ultima rata da 162 milioni di euro. Una proposta alla quale le squadre di Serie A hanno risposto negativamente in maniera unanime. Troppo importanti per le squadre italiane gli introiti derivanti dai diritti tv e, in una stagione in cui sono previsti centinaia milioni di euro di perdite causate dall'emergenza in atto, si è deciso di non fare sconti. Anche se la sensazione è che se ne continuerà a parlare almeno fino alla deadline del 1 maggio.
"IL TORINO - Per la stragrande maggioranza delle squadre di Serie A, incluso il Torino, i diritti televisivi rappresentano la principale voce di entrate iscritte a bilancio. Basti pensare che la società granata nel 2018 registrava un totale di introiti derivanti dai diritti tv pari a 54.1 milioni di euro; quasi il 50% del fatturato totale di quell'anno. Una cifra che per l'esercizio in corso sarebbe stata persino superiore (si parla di quasi sessanta milioni di euro) e che in caso di mancato pagamento dell'ultima rata comporterebbe alla società di via dell'Arcivescovado mancati introiti approssimati a circa dieci milioni di euro. Non pochi, specie se si considera che la totalità delle squadre di Serie A dovranno già preventivare un danno economico derivante dai mancati introiti dei botteghini per le partite mancanti per diversi milioni di euro.
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