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"Il nuovo DPCM (Decreto Presidenza del consiglio dei ministri) di Giuseppe Conte, contenente nuove misure per contenere il Coronavirus, blocca le speranze di una possibile riapertura, anche se parziale, al pubblico. Almeno sino al 30 settembre non sarà possibile vedere spettatori in una partita di campionato. Il pubblico infatti è permesso solo "per singoli eventi sportivi di minore entità". Quindi la Serie A resta esclusa dalla casistica.
"IL CASO - Nella giornata di ieri al Tardini nell'amichevole tra Parma e Empoli è stato possibile per pochi tifosi ducali assistere al match. Mascherine, temperatura all'ingresso, biglietti venduti online, posti pre assegnati e distanziamento in tribuna. Un clima atipico ma è stato un assaggio di ritorno alla normalità per i presenti. Non sono dello stesso avviso i 'Boys Parma 1977' (gruppo storico ultras) che hanno deciso di restare fuori dall'impianto di gioco: "Purtroppo l'emergenza costringe a vivere la Curva come una platea di un teatro, non è il nostro modo, non è da Boys. Resteremo quindi a malincuore fuori dal Tardini, in attesa che tornino le condizioni sanitarie per tornare a fare il tifo". Concordi con i tifosi del Parma ci sono diversi gruppi ultras che sin dall'inizio si sono schierati contro la ripresa del calcio e continuano a mantenere ferma la propria posizione.
"PORTE CHIUSE - Il nuovo DPCM prevede, tra le altre cose, anche le mascherine obbligatorie al chiuso e nei luoghi aperti dove non si può mantenere il distanziamento. Divieto di assembramento e il limite di capienza per i trasporti pubblici fissato all’80 per cento. Ma non ci sarà nessuna sorpresa per gli appassionati di Serie A. Dovranno accontentarsi di seguire la propria squadra del cuore da dietro uno schermo. Il 19 settembre è fissata la data di ripresa del campionato, ma sarà ancora a porte chiuse. Nonostante diverse società, come anche il Toro (leggi qui), si sono attrezzate per garantire le misure di igiene nell'eventualità di riaprire le porte degli stadi. Questa eventualità però al momento sembra distante. Il Governo ha fissato nell'agenda altre priorità sulle riaperture (come quella delle scuole). Considerando che la curva dei contagi è in crescita è presumibile pensare che ci vorrà ancora tempo prima di riassaporare il calore degli spettatori tra gli spalti.
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