di Paolo Morelli
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Serie B, lunga e snervante
Cosa aspettarsi dalla serie B dell'anno prossimo? In verità, restano ancora due verdetti da decidere, una promozione (tra Empoli, Brescia, Grosseto e Livorno) e una retrocessione (tra Rimini e Ancona). Bari e Parma sono già in serie A; Pisa, Avellino e Treviso sono già in Lega Pro. Si può però immaginare come sarà il prossimo campionato cadetto, e che cosa aspetterà il Toro - e il tifoso del Toro.Il livello medio è leggermente calato negli ultimi anni, specialmente dall'ultima stagione giocata in B dai granata, quattro anni fa. La grande difficoltà sta nella lunghezza del campionato, che con 22 squadre si articola su 42 giornate più le fasi eliminatorie dei playoff e dei playout, con numerosi turni infrasettimanali. Caratteristica che spinge le società ad allargare gli organici ed a puntare più sul fisico che sulla tecnica, ci vuole resistenza. Esistono quindi squadre che, pur non essendo blasonate né avendo chissà quale storia alle spalle, sono avversarie molto difficili. Il Sassuolo, tanto per fare un esempio, è arrivato settimo a soli quattro punti dai playoff. Nessuno vi avrebbe scommesso su. Così come con l'AlbinoLeffe, che è finito nono. Società poco quotate ma difficili da battere.Nel campionato cadetto non conta il blasone, né il nome. Conta la reale qualità dell'organico e la grinta. In 42 giornate possono cambiare moltissime cose, è la continuità a sancire i vincitori, come è successo con il Bari, che nell'ultimo periodo si è trasformato in una schiacciasassi. La giovane età dei giocatori può essere sicuramente un'arma in più, in un torneo che richiede un grande dispendio di energie ed un nutrito numero di motivazioni.
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