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E' giunto il momento di mandare in archivio anche Shakhtyor-Torino, con le tre verità che questo match ha lasciato. Simone Zaza si conferma rinato, contro il Shakhtyor è arrivato un altro gol (e che gol!) che è solo la ciliegina di un'altra prestazione positiva. Il ritorno del terzo turno preliminare di Europa League si è posto ad ennesima conferma del fatto che il bomber lucano, dopo lo scorso campionato piuttosto deludente, è in netta ripresa, e forma con Andrea Belotti una coppia sempre più affiatata. I due sono inseparabili anche fuori dal campo, si sta creando un legame personale che si riflette poi quando giocano insieme in attacco.
Lo Shakhtyor ha fatto bene a Kevin Bonifazi. Nel match di andata ha avuto l'occasione dell'esordio in Europa League, andando anche in gol. Nel ritorno il classe 1996 ha dimostrato, da titolare complici gli acciacchi di Izzo, che può essere utile per il Toro nel proseguo della stagione. Nessuna sbavatura e tanta disinvoltura nella costruzione dell'azione. Sul suo futuro c'è ancora da mettere l'ultima parola, con la corte di alcune società di A che non cessa, ma al momento si può dire che un Bonifazi ormai maturo e questo Zaza, che è rinato, sono due armi in più che Mazzarri ha rispetto alla passata stagione.
L'1-1 finale non è stato sicuramente un risultato entusiasmante, frutto di una prestazione non certo scintillante. Bisogna però anche contestualizzare il pareggio che arriva dopo un 5-0 che il Toro ha ottenuto tra le mura amiche, mettendo in cassaforte la qualificazione. L'approccio alla gara è stato fatto più o meno inconsciamente con la consapevolezza che l'esito era già scritto e dunque la prestazione complessivamente non è giudicabile appieno. Sicuramente - e questa è un'altra verità - i granata dovranno avere un altro piglio nella doppia sfida con il Wolverhampton.
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