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toro
di Salvatore D'Arienzo
Una sconfitta a Roma ci può tranquillamente stare, ma quando si tramuta in disfatta ci si deve interrogare su cosa non ha funzionato nei meccanismi di gioco...
"di Salvatore D'Arienzo
"Una sconfitta a Roma ci può tranquillamente stare, ma quando si tramuta in disfatta ci si deve interrogare su cosa non ha funzionato nei meccanismi di gioco granata, soprattutto in quell’infausto quarto d’ora intorno alla metà del primo tempo che in pratica ha deciso la partita. Perché una squadra che deve salvarsi, e che dovrebbe lottare su ogni pallone e prestare la massima attenzione in ogni zona del campo, concede questi black-out ad avversari come la Roma che, tra l’altro, non ne avrebbero nemmeno bisogno in quanto già sulla carta superiori? Il dilemma si pone come un rebus irrisolvibile che va oltre alla razionalità degli schemi e delle tattiche calcistiche, fatto sta che, a tre giornate dalla fine del campionato, il Toro si ritrova con solo punto di vantaggio dalla zona retrocessione e che ha compiuto un notevole passo indietro rispetto alla partita precedente contro l’Inter pur persa ma decisamente ben giocata.
"Ma c’è qualcosa e soprattuto qualcuno da salvare in casa granata dopo la brutta figura rimediata contro i capitolini? Lo abbiamo chiesto ai nostri utenti questa settimana visto che farvi designare un migliore in campo ci sembrava decisamente eccessivo dopo una sconfitta così netta.
"Ebbene l’emblema del calciatore ultimo a mollare che incarna lo spirito del combattente che non accetta mai la resa è quello di Vince Grella, mediano tutto cuore e polmoni al quale i nostri lettori hanno indirizzato il 42% dei voti. Con l’assenza di Corini tocca a lui prendersi sulle spalle il centrocampo granata, compito nel quale non sfigura di fronte ad un certo Daniele De Rossi. Discrete le sue iniziative sia in fase di possesso palla che di copertura, sfiora anche il goal in un paio di occasioni dalla distanza e alla fine abbandona il campo con la consapevolezza di non essere stato l’artefice principale della sconfitta. Grella è tra i pochi che si salva dall’urto della valanga giallorossa, anche se, preso nel contesto più ampio dell’intera squadra, viene irrimediabilmente anch’egli risucchiato dalla furia capitolina che, soprattutto nelle ripartenze marchio di fabbrica della banda Spalletti, fa molto male al Toro. Bravo De Biasi, almeno in questo, a risparmiargli gli ultimi minuti che avrebbero potuto portare in dote un’ammonizione pesante.
"Dietro Ventola e Grella poco altro se non nulla da salvare, secondo i nostri lettori, nell’amaro pomeriggio capitolino; del resto il punteggio finale è piuttosto eloquente in questo senso. Da accennare soltanto un 10% di voti a favore del rientrante Pisano, reduce da una settimana travagliata dal punto di vista della condizione fisica e questo in campo lo ha palesato; gioca una partita discreta, al di sotto delle sue possibilità, ma alla fine risulta sicuramente più positivo rispetto a compagni senza problemi di tenuta fisica. E’ inoltre il protagonista involontario della mancata espulsione di Dellafiore, ritrovandosi a fine gara con un’ammonizione a carico che probabilmente neanche lui sapeva essergli stata combinata.
"Per il resto tutti rimandati alla prossima partita che per necessità di cose dovrà coincidere con una svolta e necessariamente dovrà portare in dote i 3 punti. Inter e Roma sono squadre superiori e questo è fuor di dubbio, ma domenica contro il Napoli gli alibi non sono più ammessi, per De Biasi e il Toro è giunto il momento della verità, lasciarsi alle spalle tutto e concentrarsi esclusivamente sull’obiettivo per non rischiare di ritrovarsi con un piede e mezzo nella fossa.
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