- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Scusate lo sfogo, però proprio non ce la facevo più a tacere.A dieci minuti dalla fine di una partita che sembrava stregata c’erano tifosi che avevano il coraggio di cavalcare il risultato negativo per spalare escrementi umani su tutti, dal presidente all’ultimo dei magazzinieri, passando per il mister e i giocatoriBel modo di tifare! Bel modo di sostenere la squadra! Spero che questi pseudo tifosi abbiano almeno avuto la decenza di non esultare ai due gol di Bianchi rimanendo coerenti sui loro giudizi.Per carità nessuno è esente da colpe “chi è senza peccato scagli la prima pietra” si diceva duemila anni fa e nei duemila anni seguenti nessun essere umano è stato esente da errori.Però contestare per partito preso proprio non lo sopporto.Lasciamo lavorare il mister e la squadra, poi a gennaio la società dovrà intervenire dove necessiterà, ma sarà il campo a dover parlare e tutte le componenti del Toro dovranno ascoltare quello che dirà il campo e il campo per ora sta dicendo che il Toro è in crescita, una crescita a strappi non sempre continua ma il trend è positivo (archiviando Pescara potremmo dire anche continuo e costante) Non era facile reagire dopo aver perso in quel modo a Bergamo e dopo aver finito il primo tempo in svantaggio per un autogol clamoroso senza dimenticare i due pali colpiti.Il Toro invece ha messo sotto il Vicenza giocando cinquanta minuti a una porta sola, solo il caso ha voluto che le reti siano arrivate nel finale ma il Toro le aveva meritate per quanto fatto nei cinquanta minuti del secondo tempo.Un applauso quindi a Lerda e ai giocatori per avere giocato con gli occhi della tigre, con una calma aggressività senza mai perder la testa e questo atteggiamento alla fine ha giustamente pagato. Mai vittoria in questa stagione è stata meritata come quella contro il Vicenza.Spero che queste cose le capiscano anche i contestatori da stadio o da tastiera, che per carità non hanno tutti i torti, ma che con il loro modo di agire non fanno assolutamente il bene della squadra.Sarò felice a fine anno di vederli salire sul carro del vincitore e lascerò volentieri loro il posto in prima fila nonostante che io in questa squadra e in questo allenatore credo dal primo giorno del ritiro di Norcia quando il Torino era ancora un embrione; li lascerò salire anche se avrei voglia di ricacciarli a terra con dei calci nel sedere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA