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Silenzio Toro Forse è meglio così

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

Ci si aspettava una reazione dalla squadra dopo tutte le vicende di questa settimana e il Torino ha risposto presente. Non è stata una bella gara, né un bel Toro, ma ieri...

di Edoardo Blandino

"Ci si aspettava una reazione dalla squadra dopo tutte le vicende di questa settimana e il Torino ha risposto presente. Non è stata una bella gara, né un bel Toro, ma ieri contava vincere. Punto e basta. Per il bel gioco e per il calcio champagne ci sarà tempo. Serviva una prova di carattere per mettere a tacere tutte le malelingue che in questa settimana hanno imperversato. D’altronde sono stati giorni importanti dal punto di vista mediatico: dalla sconfitta casalinga con l’ultima in classifica all’annuncio di Cairo, passando per l’ennesima epurazione di un giocatore poco gradito (Bottone) o per la curiosa notizia del pullman granata affittato alle comitive. Non c’è dunque da stupirsi che la società abbia imposto il silenzio stampa al termine della gara con il Padova. Troppi sarebbero stati i motivi di distrazione per un ambiente che ha la tendenza a farsi influenzare abbondantemente dagli avvenimenti esterni. Ed allora avanti così: in silenzio e senza proclami. Si eviteranno frasi di circostanza e si potrà lavorare sul serio. Nessuno potrà proferire verbo sulla decisione di Cairo e le parole dei tesserati non potranno quindi essere travisate da nessuno. In fondo da quando è uscita la notizia della messa in vendita della società si è già parlato abbastanza. Meglio evitare gli eccessi.

"Non ci poteva essere momento migliore per avallare la decisione del silenzio stampa. Si è tornati alla vittoria, seppur sofferta, conquistando 3 punti importanti. I play-off sono rimasti sempre a cinque lunghezze di distanza, mentre si è avvicinata la testa della classifica e si è allontanata la zona degli spareggi retrocessione. La critica non può, quindi, gettare deliberatamente fango sulla squadra: i motivi di scompiglio sono ridotti al minimo dopo un successo. In un momento topico come questo, poi, chiunque voglia alimentare le polemiche verrebbe tacciato di essere un dissidente e marchiato a lungo. Perché adesso, più che mai, servono compattezza e coesione, non diatribe inutili e dannose. Anche perché i Media amano i titoli ad effetto e dal trionfalismo allo scatafascio il passo è davvero breve. Con una vittoria si è di nuovo in Serie A, mentre una sconfitta spegne ogni più recondito ed illusorio sogno di arrivare ai play-off e alimenta gli spettri della Lega Pro. E la squadra si è fatta trascinare da questa corrente. Sarà stato un caso, ma appena le cose hanno (ri)cominciato a funzionare e si è nuovamente parlato di promozione ecco che è arrivata una brutta sconfitta contro l’ultima in classifica. Inutile, allora programmare, ma inutile, anche, tirare fuori frasi di circostanza quando probabilmente il vero desiderio sarebbe di spostare l’attenzione mediatica su qualcun altro e allenarsi e giocare in santa pace. Beh, adesso la squadra ha davvero questa possibilità.

"(Foto: M. Dreosti)