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Silvano Martina: “Crisi Toro? Allora non era solo colpa di Padelli…”

Federico Bosio
Esclusiva TN / L'agente del giocatore: "In queste situazioni non ha senso accanirsi sui singoli, è tutto il gruppo che deve dare di più. Ora i granata devono fare i punti, anche a scapito del gioco se necessario "

Silvano Martina, ex portiere con una lunga carriera sui campi di calcio dello Stivale alle spalle ed ora procuratore calcistico, ha vestito anche la maglia del Torino: la sua prima esperienza con la casacca granata risale al triennio che va dal 1984 al 1987, mentre ha poi fatto ritorno sotto la Mole nella stagione 1989-1990. L'abbiamo contattato per alcune brevi dichiarazioni, vertendo soprattutto sul suo assistito Daniele Padelli che lui difende, sebbene non nasconda a nessuno gli errori evidentemente commessi dall'estremo difensore in campionato.

Martina, qual è l'attuale situazione di Padelli in granata?

"Daniele è ormai alla terza stagione sotto la Mole, da titolare del Torino: è un traguardo importante. Il giocatore sta bene e sta facendo il suo dovere in maglia granata"

Ultimamente  è stato criticato per alcuni errori, cosa ne pensa?

"Gli errori possono capitare, io credo che stia svolgendo tutto sommato bene il suo compito e che non si possa dare la colpa di una serie di risultati ad un solo ragazzo".

Ovvero?

"Ovvero, Daniele avrà certamente commesso degli errori, talvolta anche tecnici, ma se guardo gli ultimi risultati allora dico che evidentemente la colpa non è solo sua. Come in molti invece sostenevano...".

Tutto questo, alla luce della permanenza a gennaio, allontana il giocatore anche il mercato?

"Padelli sta bene al Torino. Nulla da aggiungere".

E per quanto riguarda il Toro in generale, qual è la sua opinione?

Credo che la squadra non stia rendendo secondo le aspettative, stanno attraversando un periodo non proprio positivo. Ma come detto, ritengo che Daniele stia svolgendo bene il suo compito e non si può dare la colpa di un'intera stagione ad un solo giocatore: è il gruppo in generale che dovrebbe dare di più".

La ricetta?

"Quella che sanno tutti: compattare, fare punti e ottenere risultati positivi anche a discapito del gioco se è necessario".