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Sirigu retrocede in B con il Genoa: non sempre cambiare è un guadagno

Andrea Calderoni

La scelta di Salvatore Sirigu alla lunga è risultata negativa: una stagione da titolare ma culminata con la retrocessione

Salvatore Sirigu e il suo Genoa hanno salutato la Serie A ieri, domenica 15 maggio, dopo la sconfitta per 3-0 subita a Napoli e il ko incassato dal Cagliari contro l'Inter. Un notevole insuccesso per il portiere sardo, che nell'estate 2021 - dopo la vittoria dell'Europeo con l'Italia -  aveva lasciato in estate il club granata in cerca di nuovi stimoli che, a suo dire, non gli venivano più garantiti dal Torino. Si può affermare, considerando l'esito della stagione, che ha avuto torto. Il Torino ha chiuso a metà classifica e ha ritrovato un'identità di gioco e caratteriale con Ivan Juric in panchina, mentre il portiere vive la prima retrocessione della sua carriera. Il Genoa è ripiombato in Serie B a distanza di quindici anni, dopo diverse stagioni travagliate nelle quali la salvezza era stata raggiunta sempre all'ultimo respiro.

NUMERI - Premesso che il miglior Sirigu è stato uno tra i migliori portieri del Torino nel nuovo millennio, se non il migliore, il modo con cui si è congedato ha lasciato indubbiamente un po' di amaro in bocca nell'ambiente granata. L'ultima stagione sotto la Mole ha macchiato il suo percorso al Torino, caratterizzato da 152 presenze, distribuite in quattro stagioni. Quella del 2020/2021 è stata di gran lunga la sua peggiore stagione da quando è tornato in Italia e anche i numeri lo certificano. Se infatti con il Genoa ha preso 59 gol in 37 apparizioni (10 match con la porta inviolata), invece nel passato torneo con il Torino in 32 presenze incassò addirittura 62 reti (soltanto 7 furono i clean sheet). Oltre ai numeri, però, quello che stonò nel campionato 2020/2021 di Sirigu fu l'atteggiamento non sempre propositivo e positivo nei confronti della squadra. Insomma, il malumore era percepibile anche dall'esterno così come il netto calo di rendimento rispetto all'annata precedente: nel 2019/2020, infatti, Sirigu aveva avuto grandi meriti nella faticosa salvezza ottenuta dal Torino.

RAPPORTO - La nuova esperienza al Genoa non ha prodotto i risultati sperati, se non quello di giocare tutte le gare di campionato e quindi di avere una costanza di rendimento. Il miglior Sirigu sarebbe però stato un titolare anche al Torino, considerando che quello relativo al portiere è stato uno dei nodi della stagione granata. Comunque, era chiaro che il rapporto tra il club granata e l'estremo difensore ex Psg fosse ormai logoro. "E’ troppo facile dire che un giocatore voleva andare via, ma bisogna guardare cosa si è fatto per trattenere il giocatore non solo nel mese di giugno, ma anche prima", disse Sirigu. Per entrambe le parti è stato giusto cambiare e trovare altri stimoli e altre ambizioni, anche se non sempre il progetto che si sposa è poi migliore di quello abbandonato. E così Sirigu è stato protagonista della retrocessione del Genoa, accolta da molti tifosi granata come la chiusura di un cerchio pensando a quel Torino-Genoa che sancì la discesa in Serie B dei granata nel 2009.