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Solito Toro, solita difesa e ritorna la sconfitta a Roma

Solito Toro, solita difesa e ritorna la sconfitta a Roma - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli – Granata sempre in affanno contro una Roma tutt’altro che irresistibile
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

E’ il Toro di questa stagione e ci si dovrà abituare perché la retroguardia, fino a fine campionato, sarà composta da questi mediocri giocatori. Se pensiamo che i tre centrali granata sono costati complessivamente più o meno 10 milioni allora non ci si può sorprendere  su quello che  combinano in campo. La partita dei  granata contro la Roma è stata brutta e inguardabile, un po’ la fotocopia di quella disputata contro il Como: zero gioco, zero spunti offensivi e centrocampo schiacciato dagli avversari nella propria metà campo. In mezzo al campo nessun filtro, con i mediani giallorossi tranquilli a spadroneggiare da destra a sinistra e per vie centrali.

Il gol della squadra allenata da Juric è stato un vero ‘capolavoro’ di Linetty capace di trasformare un pallone innocuo in un bel assist per Dybala che da pozione difficile è riuscito a centrare la porta con un tiro tutt’altro che irresistibile ma che il ‘prode’ Masina in vantaggio sul pallone è riuscito ad accompagnare in rete al posto di respinger la sfera. Qui sta tutta la mediocrità di una retroguardia incapace di difendere. Già con il Como e anche nelle partire precedenti gli errori ci sono stati e a ripetizione ma d'altronde non si può pensare che gli sbagli e le imprecisioni siano legati solo a mal posizionamenti  in campo ma piuttosto  ai piedi dei giocatori granata tutt’altro che bravi a  dare del  tu alla palla. Quel pallone di Dybala  si poteva tranquillamente respingere ma così non è stato visto che è stato scalciato maldestramente da Masina.

La Roma ha comunque giocato a calcio anche se ha fatto molto fumo e poco arrosto ma quel poco gli è bastato per vincere. Il solo lampo di Njie su sua iniziativa ma ben respinto dal portiere Svilar è davvero troppo poco. Il Toro non ha giocato, si è solo difeso, in più ha regalato tanti palloni all’avversario ed è capitato più di una volta che nonostante il giallorosso di turno fosse in ritardo sul pallone rispetto al granata è sempre riuscito ad arrivare per primo a catturare la sfera.

Ad un certo punto sembrava di vedere il Toro dello scorso anno, quello di Juric , con tanti retropassaggi a Milinkovic Savic e poi a sua volta lunghi lanci a scavalcare il centrocampo, spesso preda dei difensori giallorossi o direttamente del portiere avversario.

La fase offensiva dei granata è stata nulla con Sanabria e Adams abbandonati a se stessi, senza alcun sostegno né degli esterni granata (chi li ha visti?) ne dei centrocampisti. Ricci in questo barlume generale si è perso anche lui e quando ha avuto qualche guizzo è stato abbattuto fallosamente. Ma lui da solo in mezzo al campo cosa può fare?

Detto prima di Njie che ha avuto almeno la voglia di tentare la via del gol, non è andata meglio con gli altri cambi : Vlasic, Pedersen, Tameze, Karamoh non si sono praticamente visti, non hanno mai inciso in un’azione che sia un’azione vera.

Domani il Torino affronterà la Fiorentina che arriva da due fresche vittorie consecutive. Difficile pensare a quello che potrà succedere perché il campo è sempre il miglior giudice in ogni partita. Di certo non è un Toro che dà garanzie: le uniche questa squadra le ha dai suoi tifosi che la sostengono  e anche da un allenatore che fa quello che può con l’organico mediocre che gli è stato consegnato.

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