Come interpreta la questione dei portieri, un tema molto dibattuto negli ultimi giorni? “Il Torino è ben coperto, ha due portieri di cui uno giovane e l’altro giovanissimo, poi è chiaro che gli errori li fanno tutti. Vanja ha fatto circa 50 presenze da titolare e direi che il bilancio è positivo, considerando che la maglia granata ha un suo peso. A Gemello ho detto che un portiere di 23 anni come lui ha bisogno di giocare altrove e crescere. L’errore di Bologna è dettato da una cattiva lettura di una situazione di gioco causata dall’inesperienza. Solo giocando e sbagliando si può crescere”.
Dalla porta all’attacco: Zapata può ancora spostare gli equilibri a favore del Toro?“Duvan preferirei sempre avercelo con me che contro di me. Sicuramente ciò che lo ha frenato negli ultimi anni, ma in generale nella sua carriera, è stato qualche infortunio di troppo. Ma dal punto di vista tecnico è un giocatore indiscutibilmente forte”.
Torniamo al suo passato granata. Quali sono i protagonisti del suo Toro con cui è rimasto in contatto?“Sono rimasto molto legato al gruppo con cui ho debuttato in Serie A. Sento spesso Maspero, Galante, Bucci, Scarchilli, Delli Carri. All’epoca io ero un ragazzo alle prime esperienze, mentre loro erano giocatori affermati. Mi hanno dato consigli che sono stati fondamentali per farmi capire come si sta in uno spogliatoio di Serie A”.
Cosa c’è nel presente e nel futuro di Stefano Sorrentino?“Al momento faccio il commentatore televisivo e sto lanciando una Academy per giovani portieri. Ho il patentino da allenatore Uefa B e ho messo nel mirino quello da preparatore dei portieri. Seguo molte partite e mi tengo aggiornato, sarebbe bello se ci fosse in futuro l’opportunità di entrare in qualche staff tecnico”.
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