La Curva Maratona si è ritrovata ieri dalle 15.30 all'Hiroshima Mon Amour. Diverse erano le vecchie glorie presenti, tra esse il difensore Natalino Fossati e il portiere Stefano Sorrentino. Proprio l'ex estremo difensore di Torino, Chievo e Palermo è salito sul palco per ribadire la propria stima nei confronti della tifoseria granata e del Toro. I tifosi lo hanno accolto con applausi scroscianti e cori, subito dopo il saluto Ivan Juric, accompagnato dal suo vice Matteo Paro. Di seguito le sue parole.
le voci
Sorrentino alla festa della Maratona: “Qui esiste il dodicesimo uomo in campo”
Toro, l'intervento di Sorrentino alla festa della Curva Maratona
—"Subito dopo il mister non vale però". Inizia Sorrentino, che continua così dopo i cori dei presenti in suo onore: "Sono qui perché questo mi fa battere ancora il cuore. Quando hai la fortuna di indossare questi colori, difficilmente li dimentichi. Io sono capitato in un'epoca particolare, però è chiaro che il Toro rimane dentro. Anche a distanza di anni essere qua è una cosa bella. Conosco tanti di voi e vi ringrazio. Dico sempre, che, siccome ho giocato sia contro che con, so cosa vuol dire essere portiere del Toro e avversario. Quando si dice che, anche se molti pensano che non sia così, il dodicesimo uomo in campo non esiste, qua, invece, esiste. (Applausi dalla folla ndr). Indipendentemente da chi c'è in alto, a destra o a sinistra è la maglia quella che conta. Bisogna aiutare la squadra, il mister e i ragazzi che vanno in campo perché so cosa vuol dire quando la Maratona canta o tutto lo stadio è pieno. La cosa più importante è dare tutto nei 95 minuti". L'ex portiere non dimentica di fare un appello per aiutare casa Ugi a cui andrà devoluto l'incasso dell'evento.
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