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C'è anche l'ipotesi playoff e playout sul tavolo della FIGC per l'assegnazione dello Scudetto e delle retrocessioni del campionato di Serie A 2019/2020. Un'ipotesi rilanciata in prima persona dal Presidente Federale Gabriele Gravina (LEGGI QUI), che al termine del Consiglio Federale svoltosi ieri a Roma ha dichiarato: "L'auspicio è che si possa riprendere il campionato e sono state fissate alcune finestre per il recupero di queste giornate. Abbiamo però anche affrontato l'ipotesi secondo la quale il campionato potrebbe avere problemi di ripartenza: ci sono diverse ipotesi sul tavolo e nel prossimo consiglio federale - in programma il prossimo 23 marzo - si adotterà un principio mai previsto nelle nostre norme, che si potrà ispirare alla non assegnazione, la consolidazione delle posizioni in classifica di quel momento, oppure una proposta che mi sono permesso di lanciare, l'introduzione dei playoff e dei playout".
MODALITÀ - Ma cosa succederebbe se alla fine si decidesse di optare per quest'ultima opzione, quella facente riferimento all'introduzione dei playoff e dei playout? Secondo alcune ipotesi, l'idea preliminare sarebbe quella di coinvolgere le prime quattro e le ultime quattro squadre della classifica attuale al netto dei risultati della 25° giornata. A giocarsi il titolo tramite gli spareggi sarebbero dunque Juventus, Lazio, Inter e Atalanta. Genoa, Lecce, Spal e Brescia sarebbero invece le squadre invischiate nella lotta salvezza. Ancora da decidere la modalità di accoppiamento, ma la sensazione è che in caso di attuazione il metodo potrà essere il seguente: prima contro quarta e seconda contro terza.
DETTAGLI - Al momento però, è doveroso sottolinearlo, si tratta soltanto di una bozza e in quanto tale potrebbe essere soggetta a variazioni. Mancano infatti all'appello alcuni dettagli fondamentali: come la natura delle partite (se solo andata o andata-ritorno) o l'eventuale luogo di svolgimento (se in casa della squadra meglio posizionata in classifica o su campo neutro). Ogni decisione definitiva è rimandata al prossimo consiglio federale del 23 marzo, quando le forze coinvolte saranno chiamate a prendere una posizione definitiva.
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