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Sottil, l’ex granata alla prima volta contro il Toro: un esame anche per Juric

Sottil, l’ex granata alla prima volta contro il Toro: un esame anche per Juric - immagine 1
Il Toro di Juric incontra Sottil, il mister del miracolo dei bianconeri. Sarà una gara complicata

Giacomo Stanchi

Toro e Udinese sono agli antipodi. I granata sono undicesimi con 11 punti, a meno dieci dai friulani. I bianconeri sono la vera sorpresa del campionato: hanno ottenuto vittorie di prestigio con Roma, Inter e Fiorentina. Il Torino nelle ultime cinque partite non ha mai vinto. In tutto questo la mano dei mister c'entra eccome. Sottil è riuscito a dare fiducia ai suoi con un metodo di gioco moderno e propositivo. Inoltre, l'ex ragazzo del Fila è riuscito ad inserire nuovi acquisti come Bijol, Perez e Lovric perfettamente in un sistema che ha permesso anche ai "vecchi" di rendere come mai avevano fatto: per giocatori come Deulofeu e Pereyra si tratta di una vera e propria nuova giovinezza.

Sottil, l’ex granata alla prima volta contro il Toro: un esame anche per Juric- immagine 2

Torino e Udinese: i bianconeri sono propositivi e concreti

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Se si guarda la differenza gol tra il Torino e l'Udinese, la cosa che si nota immediatamente è il numero maggiore di reti segnati dai friulani (19) rispetto a quelle dei piemontesi (8). I bianconeri riescono ad essere concreti oltreché propositivi. Forse anche così si può spiegare il grande distacco in classifica tra le due squadre. Sottil è alla prima in A dopo tantissima gavetta: nelle serie minori ha allenato anche in piazze importanti come Pescara, Livorno e Catania. Conosce perciò bene cosa vuol dire la pressione. Quest'anno l'Udinese aveva bisogno di una svolta dopo una stagione in cui è arrivata una salvezza tranquilla con Cioffi in panchina. Il tecnico fiorentino è andato a Verona ad allenare i gialloblù e Sottil, dopo l'esperienza all'Ascoli, è arrivato per sostituirlo. Mai scelta fu così azzeccata: il suo approdo ad Udine è stata una manna dal cielo. Ha saputo riorganizzare la squadra dando un calcio concreto e moderno ai suoi. Affronterà per la prima volta il Torino da allenatore avversario e per lui i granata non sono una squadra qualunque: come noto, Sottil è torinese e ha iniziato nel Toro la sua carriera da calciatore, venendo lanciato in Serie A da Emiliano Mondonico a inizio anni Novanta.

Torino e Udinese: per Sottil la fiducia è fondamentale

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L'Udinese, al contrario del Toro, tende a scendere in campo sempre con le stesse coppie di interpreti. Questo ha creato fiducia tra loro. Lovric e Makengo giocano sempre insieme, così come Samardzic e Arslan. Questo permette alla squadra di schierarsi con calciatori che si conoscono bene e che hanno meccanismi ben rodati. Forse questo manca al Torino: i granata faticano a trovare un undici tipo, anche a causa dei numerosi infortuni. Juric e Sottil hanno in comune la costruzione dal basso e il pressing alto. I bianconeri, però, hanno la fortuna di avere una punta di riferimento forte e affidabile: Beto. Il Torino e l'Udinese sono due squadre che fanno dell'agonismo un loro punto di forza. I cambi da dopo il Covid sono diventati un qualcosa che può fare davvero la differenza. I bianconeri riescono ad interpretare al meglio le indicazioni del mister, a prescindere dagli interpreti. Juric ha richiesto in estate riserve di qualità, arrivate poi solo in parte, per poter attuare proprio questo. Quando la stanchezza sopraggiunge è fondamentale avere rincalzi di qualità per continuare a giocare allo stesso modo. Il Toro l'anno scorso cadde a Udine e iniziò una serie di cattivi risultati. Nel 2022-23 la Dacia Arena dovrà essere un crocevia per raddrizzare una stagione faticosa.

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