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di Arianna Lucania
Di certo non si può dire che l’annata della Roma sia una di quelle da ricordare. Troppi i problemi, un andamento oscillatorio che ora permette ai giallorossi di vedere quel...
di Arianna Lucania
"Di certo non si può dire che l’annata della Roma sia una di quelle da ricordare. Troppi i problemi, un andamento oscillatorio che ora permette ai giallorossi di vedere quel che era l’biettivo di inizio stagione, la Champions League, da molto lontano. Di questo si è preso le colpe (e quando mai un allenatore lo fa) Luciano Spalletti, il tecnico toscano che guida la squadra della capitale dal 2005.
"Ma, tralasciando questa annata che non sta regalando emozioni, Spalletti può comunque esser fiero di aver creato un gruppo che esprime un gioco come ce ne sono pochi in Italia. Quando la Roma azzecca la giornata giusta, infatti, incanta il suo pubblico e la squadra avversaria, dimostrandosi compatta, ordinata, senza alcun tipo di sbavatura.
"Certo, l’ambiente poco tranquillo che si respira nella capitale avrà certamente influito sull’andamento della squadra, ma forse scaricare tutte le colpe su Spalletti sarebbe eccessivo. Abbiamo appena avuto l’onore di vedere Totti e compagni portarsi a casa tre meritatissimi punti contro il Milan nel Maldini-day, riuscendo così almeno a consolidarsi al sesto posto. Ma sono forse le continue vicende societarie a impedire a questa squadra, e soprattutto a questo allenatore, di dimostare davvero il proprio valore.
"Spalletti sulla panchina della Roma ha avuto l’onore di eliminare il Real Madrid in Champions League nella stagione 2007-2008, e ha vinto la Coppa Italia nello stesso anno battendo in finale l’Inter. Che dire quindi, buttatelo via…
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