Al termine della sfida tra Spezia e Torino, valida per la 37^ giornata di Serie A, Emmanuel Gyasi è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni.
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Spezia-Torino 0-4, Gyasi: “Razzismo? Mi fa male, ora provvedimenti forti”
A fine partita hai chiamato a raccolta tutti per andare sotto la curva. Cosa ti senti di dire?“Manca ancora una partita, non siamo morti. Ho detto questo alla squadra. Il pubblico ha cantato fino alla fine e meritava che andassimo sotto la curva a prenderci tutto quello che ci devono dire. Comunque manca la partita di Roma e andremo lì per prenderci la salvezza”.
Ci aspettavamo una reazione che non c’è stata, perché?“C’è stata un po’ di tensione e poi abbiamo incontrato la squadra sbagliata in questo momento. Comunque non dobbiamo avere alibi, noi dobbiamo lottare e mettere in campo tutto per salvarsi. All’inizio del secondo tempo abbiamo anche provato a reagire ma adesso le parole non servono, servono i fatti, abbiamo un ultima partita per dimostrare che meritiamo questa categoria”.
Come tenere alto l’entusiasmo? “Giusto essere delusi ora, ma bisogna assolutamente ripartire. Abbiamo un’ultima opportunità. Non siamo morti, abbiamo una finale domenica e andiamo a Roma per prenderci ciò che meritiamo”.
A fine primo tempo c’è stato un episodio di razzismo verso Juric, tu ci hai messo la faccia. Sei ormai uno spezzino adottivo, quanto ti fa male? “Fa male veramente perché sentiamo troppo spesso parlare di queste cose. Bisogna prendere provvedimenti forti. Sia quando succede a una persona di colore sia di altre etnie, non deve esistere questa cosa allo stadio”.
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