Squadra in difficoltà Ecco il ritiro anticipato

 

Archiviata la sconfitta contro il Livorno, per il Torino non c’è altro da fare che guardare avanti. In questo avvio di campionato troppo altalenante, Bianchi e compagni hanno faticato a mantenere...

Archiviata la sconfitta contro il Livorno, per il Torino non c’è altro da fare che guardare avanti. In questo avvio di campionato troppo altalenante, Bianchi e compagni hanno faticato a mantenere un ruolino di marcia di buon livello. Troppe sconfitte, qualche vittoria ed un solo pareggio non è un bottino sufficiente a rendere tranquilli i tifosi. A luglio, con l’arrivo del nuovo tecnico, si pensava che qualcosa sarebbe cambiato: Lerda è un allenatore emergente che fa giocare le proprie squadre in modo rapido e brillante. Il mister nato a Fossano ama il calcio offensivo e spettacolare e preferisce fare un gol in più dell’avversario che prenderne uno in meno.

Ma neppure l’allenatore granata ha la sfera magica. Nessuno sa bene che cosa stia succedendo a questa squadra. Nonostante un gruppo di buon livello, formato da calciatori che individualmente non sfigurerebbero in Serie A, qualcosa globalmente frena il Toro. Però nessuno ha idea di quali siano i motivi che non permettono di ottenere dei risultati brillanti. Anche i giocatori, ormai, si stanno iniziando a chiedere le cause di tutti questi problemi. Ciò che viene fuori dalle interviste è una confusione generale: nessuno conosce le vere ragioni. Tuttavia non sempre quello che viene raccontato a microfoni accessi è la pura realtà . Sembra improbabile, ma non è comunque da escludere l’ipotesi secondo cui il gruppo sappia bene quali siano i meccanismi che portano a questa altalena di risultati.

Intanto, si è deciso di anticipare il ritiro, pensando che questa misura preventiva possa favorire una maggiore concentrazione in vista di sabato. Manca solo la notifica ufficiale sul sito granata e poi la squadra partirà per stare lontana da occhi indiscreti. Se tanto basta per vincere contro il Frosinone, allora ben venga, ma sembra improbabile che questa possa essere la soluzione definitiva per tutti i mali.

(Foto: M. Dreosti)