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La gara di stasera, classifica alla mano, sembra essere la solita partita di metà classifica. Andando però a leggere i nomi delle squadre in campo ci si accorge...
"La gara di stasera, classifica alla mano, sembra essere la solita partita di metà classifica. Andando però a leggere i nomi delle squadre in campo ci si accorge subito dell'anomalia, con l'Udinese di Guidolin addirittura a parti punti con un Torino che non ha assolutamente demeritato nulla di quanto raccolto. La sfida di stasera, al di là dei colori in campo che anticipano una gara di inizio dicembre, vedrà contrapporsi anche due tra i più importanti attaccanti di questa serie A: Rolando Bianchi e Antonio Di Natale.
"CURRICULA DIFFERENTI - A guardare i curricula la differenza tra i due giocatori è evidente, ma ad oggi i capitani delle rispettive formazioni si trovano appaiati a quota 2 in classifica marcatori, entrambi con un rigore trasformato a testa. Se Di Natale dalla sua, pur non avendo conquistato titoli di particolare importanza in carriera, vanta una lunga militanza ad alti livelli, tra zone alte del campionato, coppe europee e nazionale, Rolando Bianchi si trova inevitabilmente un gradino al di sotto dell'avversario ma, con 6 anni di meno all'anagrafe, il capitano granata sta ripercorrendo i passi del collega friulano: Di Natale infatti è vicino a quota 140 reti con la maglia dell'Udinese in otto stagioni, mentre Bianchi in sole quattro si trova già a metà del cammino.
"Tuttavia se i numeri sono tanto positiva per l'attaccante del Toro altrettanto, evidentemente, non lo sono i parametri secondari: il capitano friulano con la maglia dell'Udinese ha sempre giocato nella massima divisione del campionato italiano mentre Rolando Bianchi ha trascorso più della metà delle stagioni in cadetterie.
"SIMILI MA DIVERSI - Ad arricchire la sfida di interesse, oltre ai numeri, ci pensano anche le caratteristiche dei due giocatori. Entrambi attaccanti di razza, da doppia cifra, hanno un modo di interpretare le partite molto simile pur avendo fisicità totalmente diverse. Se Antonio Di Natale, infatti, è un finalizzatore ultimo - dotato però anche di una buona tecnica individuale, rapidità ed esplosività - dal baricentro basso, Bianchi è il prototipo del centravanti d'altri tempi: alto, ben messo fisicamente e, pur non senza la rapidità necessaria per saltare l'uomo, anche in grado di tirare fuori la giocata nel momento giusto.
"Il gioco di Ventura degli ultimi tempi, basato sul gruppo e sul possesso del pallone, sta lentamente ripianando un'altra caratteristiche che appaiava il capitano granata a quello friulano: la tendenza ad essere il fulcro del gioco. Se il Bianchi delle passate stagioni in granata - ma in generale anche delle sue precedenti annate tra Lazio, Manchester City e Reggina - era solo il terminale offensivo della propria squadra, che i compagni dovevano solo mettere in condizione di segnare senza imputargli alcun compito difensivo, quello dell'ultimo periodo è un giocatore decisamente più completo, che partecipa alla gioco anche in fase difensiva o nei momenti di non possesso. Caratteristiche, queste ultimi, che Di Natale, pur possedendo nel proprio bagaglio individuale, tende spesso ad omettere nell'Udinese, al punto che Guidolin solitamente richiede un lavoro extra di copertura al compagno di reparto, il giovane Fabbrini in particolare.
"PANCHINA PER TUTTI - Nonostante gli vengano concesse determinate licenze anche Antonio Di Natale, a causa dei numerosi impegni di nazionale e campionato a cui è sottoposto, talvolta deve accontentarsi della panchina. Per stasera infatti, tra gli impegni ravvicinati per il turno infrasettimanale e la prossima trasferta a Liverpool per l'Europa League, Totò sembra essere destinato a lasciare spazio a Barreto, obiettivo di mercato sfumato ma fortemente richiesto proprio dal tecnico granata Ventura, anche se Guidolin quest'anno si è già trovato costretto in più di un'occasione a ricorrere alla carta Di Natale a partita in corso per raddrizzare gare che stavano prendendo pieghe negative. Chissà quindi che anche stasera il Torino non costringa il tecnico di Castelfranco Veneto a correre i ripari.
"(foto M.Dreosti)
"Stefano Rosso - @ste_ro_
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