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Quest’oggi in Conference Room del centro Sisport si è presentato Roberto Stellone. Con l’arrivo di Camolese il centravanti romano è...
di Gianluca Sacchetto e Alessandro Salvatico
"Quest’oggi in Conference Room del centro Sisport si è presentato Roberto Stellone. Con l’arrivo di Camolese il centravanti romano è diventato un punto fermo dell’attacco granata, in coppia con Bianchi. E domenica nella fondamentale sfida con il Bologna toccherà ancora a loro due finalizzare il lavoro della squadra. “Dobbiamo metterci in testa tutti che è da vincere, abbiamo un punto di vantaggio sulla terzultima ma dobbiamo essere bravi a non fare calcoli. Nelle ultime giornate può succedere sempre di tutto, ma noi dobbiamo guardare a noi stessi, giocando con cattiveria, con il sangue agli occhi. Loro hanno qualche problema a livello ambientale, però anche la Fiorentina era stata contestata e poi il sabato ha vinto 4-1 con la Roma. Di certo il passo falso contro la Reggina è stato di quelli importanti. Vedremo”.
"Dall’altra parte ci sarà Di Vaio, con cui siete grandi amici. “Si ci siamo sentiti negli scorsi giorni, ma domenica non saremo amici. Lui sta disputando un grande campionato, che non mi soprende, ha sempre fatto bene e tanti gol, tranne l’ultimo anni in A. Io spero che da dopo questa partita riesca a fare tanti gol, ma solo per sé stesso. Ad esempio un 2-3 del Bologna in cui lui segni l’inutile doppietta”.
"Un paragone tra lui e Bianchi? “Non posso farlo. Perché con Di Vaio non abbiamo mai giocato insiem. Bianchi, invece, adesso sta acquisendo grande fiducia”. Sul nuovo ruolo di seconda punta, Stellone dichiara. “Come caratteristiche la preferisco questa posizione. Però dipende dalle partite, dagli infortuni e poi sceglie il mister. Adesso chi scende in campo deve concentrarsi solo sulla partita. Mentre prima dicevamo che ce ne sarebbero state poi altre, adesso non si può più dire. Questa è davvero decisiva”.
"E con un reparto così condizionato dagli infortuni, può aumentare la responsabilità. “A me non pesa. Ma anzi è motivo in più per dare tutto e prendersi qualche soddisfazione. Che può essere il gol vittoria, ma anche un contributo importante va bene lo stesso. L’obiettivo è fondamentale per tutti, anche chi va in tribuna. Non conta chi segna”.
"Con Camolese due successi su due in casa. “Sì, ma abbiamo giocato bene anche in trasferta a parte Milano. A Palermo e Firenze siamo stati penalizzati sotto alcuni aspetti, però la prestazione era stata buona”.
"Torti arrivati spesso in questa stagione. “Si dice sempre che torti e favori si bilanciano a fine anno. Per far sì che ciò sia vero, però, dovrebbero darci due gol non validi a partita”. Su Morganti, arbitro della gara con il Bologna, l’attaccante dichiara: “Si dirà alla fine se è stato un buon direttore di gara”. Domenica tornerà a giocare davanti al proprio pubblico il Toro. Cosa succederà con Rosina? “Lui ha un carattere forte, se fa i gol i tifosi sono i primi a sostenerlo come è successo con il Siena. In quell’occasione si è passati dalle polemiche agli applausi perché hanno visto che si è impegnato. È normale che ci siano applausi e contestazioni, ma dobbiamo lasciare da parte questo in un momenti decisivo come quello di domenica”.
Ultima battuta sul contratto che scadrà a giugno. “Un giocatore con il contratto di 3 anni non corre più di uno che ce l’ha in scadenza”.
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