- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
di Della Casa/Crocifisso
Prima della sessione pomeridiana al Centro Sisport di Corso Unione Sovietica si è tenuto il consueto appuntamento di uno dei calciatori granata con i media. A parlare,...
"di Della Casa/CrocifissoPrima della sessione pomeridiana al Centro Sisport di Corso Unione Sovietica si è tenuto il consueto appuntamento di uno dei calciatori granata con i media. A parlare, oggi, è Valerio Di Cesare, nuovo baluardo della difesa granata, che però allontana subito la parola “leader” affiancata al proprio nome: “Ho la fortuna di giocare accanto ad Ogbonna, che, benché giovanissimo, ha già molte partite alle spalle. Siamo esperti tutti e due, quindi, senza dover per forza stabilire chi guida chi”. Nonostante la modestia, però, Di Cesare contro il Sassuolo è stato uno dei migliori per il Toro, ma a suo avviso “Tutta la squadra ha giocato bene. Siamo in crescita, e questo penso che sia davanti agli occhi di tutti, anche perché abbiamo dimostrato di avere gli attributi, ed era una cosa molto importante. Il gol subito? Non so se c’è stato un fallo in attacco, non sta a me giudicarlo. Ad ogni modo è stato abile Catellani a buttarla dentro con quella parabola”. Si trattava di un Torino forse più equilibrato, con l’innesto di Obodo sulla trequarti, così l’ex Vicenza: “Sì, a mio parere Christian ha dimostrato di essere utile anche in quella zona del campo”.E adesso arriva il Novara, una partita che i tifosi sentono molto: “Come ha detto ieri De Vezze, non dobbiamo temerli, ma rispettarli. Se sono primi ci sarà un motivo, tra l’altro hanno il capocannoniere, Bertani, che dovremo tenere molto sotto controllo, ma paradossalmente per noi potrebbe essere meglio affrontare una squadra che gioca a viso aperto, rispetto a una che gioca molto sulla difensiva”. Anche perché i tre punti, all’Olimpico, sarebbero un toccasana sotto diversi aspetti: “Vero, a partire dalla continuità di risultati. Dobbiamo iniziare a macinare punti, e poi vincere all’Olimpico da sempre degli stimoli in più. Se dovessi paragonare il Novara mi viene in mente il Mantova di cinque anni fa: una squadra che ha cambiato poco ma che è riuscita a far vedere ottime cose, da matricola, fino ad arrivare ai Play Off. Non mi sembra un fuoco di paglia”.La difesa del Toro è in palese miglioramento, dopo qualche incertezza nelle prime tre gare, merito del lavoro di Lerda? “Sicuramente il mister è più tranquillo, anche se giustamente pretende molto dopo che abbiamo raccolto un solo misero punto in tre partite. Vorrei però precisare che una squadra fortissima come l’Atalanta, che non ha subito nemmeno un goal, sta faticando comunque in questa prima parte della stagione. Ma d’altro canto la B è lunghissima, e bisognerà essere bravi in tutto l’arco della stagione”.Infine, qualche battuta sul gruppo e su Torino: “Qui mi trovo benissimo. È tutto diverso rispetto alle altre squadre in cui ho militato, basta vedere la presenza dei media e dei tifosi in Sisport: tantissimi. Come gruppo siamo molto uniti, cerchiamo almeno una volta alla settimana di uscire insieme la sera, proprio per questo dico che c'è serenità”. E a dimostrarlo è un piccolo episodio: Di Cesare si interrompe ridendo. “Come mai? C’è Iunco qua fuori che fa lo scemo!”. Risate, a testimonianza di un clima tranquillo che si sta finalmente ritrovando.
"(Foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA