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Nulla è mai impossibile nel calcio, nemmeno vincere contro uno squadrone come la Roma quando magari le cose non ti girano proprio bene come sta accadendo al Torino di Sinisa Mihajlovic. Dopo una sconfitta e due pareggi tra sofferenza e delusione i granata devono invertire l’onda che li sta portando troppo verso il basso sebbene la classifica sia talmente corta da non dover necessariamente essere presa in grave considerazione. Però, c’è un però che aleggia, i ragazzi granata non possono più scendere troppo in basso perché giornata dopo giornata se ciò si verificasse la situazione diventerebbe poi grave e porterebbe a inevitabili contraccolpi psicologici che si rifletterebbero poi in campo. Si sa quanto nel mondo del pallone il cercare di risalire la corrente quando si è vicini ad una cascata è sempre pericoloso e difficile.
Ecco: il Toro non deve arrivare alle rapide, deve iniziare la risalita molto prima ed oggi deve essere il primo step di risalita, anche piccina. Appare chiarissimo come affrontare la Roma oggi sia davvero complicato. I frombolieri giallorossi quando si scatenano sono incontenibili e Spalletti sembra aver trovato quell’equilibrio tra i reparti che non aveva lo scorso anno. L’unico debole individuabile nella Roma può essere visto nella coppia di centrali Fazio-Manolas, non sempre ineccepibili nelle loro prestazioni, molti gli svarioni a cui si è assistito in questo inizio campionato con la rete di Szczesny violata ben 5 volte dagli avversari. Qui il rientro di Andrea Belotti può far davvero male ai romani e molto bene ai granata da due giornate a secco di gol.
Non ci sarebbe da stupirsi se nella linea di centrocampo Mihajlovic, dopo la strigliata a Baselli e il successivo chiarimento, decidesse di mandarlo in campo dal primo minuto proprio per verificare la sua reazione. Daniele è un ragazzo troppo importante nell’economia di gioco granata, perché ha classe innata, perché è il giocatore più tecnico tra i centrocampisti granata, perché tatticamente è un giocatore intelligente. Spronarlo come ha fatto Mihajlovic è un bene perché se a tutte le sue ottime caratteristiche riuscisse ad aggiungere quella grinta in più che non ha fatto fin qui vedere potrebbe diventare un giocatore completo dal futuro nazionale. Vedremo le decisioni di Sinisa in proposito oggi quali saranno. Di sicuro con la squalifica di Vives e Acquah il Toro si trova con la coperta cortissima in mezzo al campo, Quattro giocatori per tre posti son davvero un'eresia per una partita di calcio. Detto che Valdifiori riprenderà il suo posto in regia (da lui ci si aspetta il salto di qualità nel gioco granata) ad affiancarlo dovrebbero essere Obi o Baselli a sinistra e Benassi a destra.
Come già detto la Roma ha nel gioco d’attacco la sua forza maggiore e sicuramente la retroguardia granata dovrà fare mille straordinari con altrettante attenzioni a coprire bene gli spazi e a marcare stretti gli avversari. Rientrando Castan in coppia con Bovo si potrebbe vedere ancora in campo Moretti come esterno sinistro e questo non tanto perché Barreca abbia demeritato, anzi il ragazzo ha giocato benissimo, ma perché con gli esperti giallorossi l’esperienza di Emiliano sarebbe sicuramente più utile. Sulla destra, dopo una giornata di riposo, si dovrebbe rivedere De Silvestri, che deve dimostrare il suo valore dopo un inizio di stagione in cui è andato troppo spesso a corrente alternata e visto che la voglia e la grinta di Zappacosta cresce, ottima la sua prestazione a Pescara, il Toro non potrà che beneficiare da questo sano dualismo tra compagni.
Oggi il Toro non dovrà attaccare alla cieca perché se così fosse si troverebbe in men che non si dica sotto di molte reti dopo 45 minuti. La partita è difficilissima ma nulla è impossibile e se Iago Falque e uno tra Boye e Martinez sosterranno per bene Belotti mentre il centrocampo terrà coperta bene la difesa allora il Toro potrà dire la sua anche per la vittoria.
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