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Superlega, super squadre, supertv
di Paolo Morelli
La scorsa settimana avevamo parlato di un possibile commissariamento della Lega Calcio. Ora sembra imminente. La scissione fra A e B porterà un sacco di vantaggi, alle squadre di A naturalmente. Verrebbe da chiedersi come mai i club che rischiano di retrocedere (Torino compreso) abbiano votato a favore della scissione, con l'eccezione del Lecce. Ma da oggi, le cariche di Matarrese e di tutti gli altri organi esecutivi di Lega decadono, e c'è tempo fino al 25 maggio per trovare una soluzione che eviti il commissariamento della serie B. Spiega Matarrese: «La A vuole la sua Lega e parla del primo luglio 2010: il percorso è ancora molto lungo e va concordato». Intanto Maurizio Beretta, nuovo consigliere di Lega, potrebbe, in futuro, diventare presidente della Lega di A.La scorsa settimana si parlava di Carraro come possibile commissario di B (oggi è stato nominato più anziano membro italiano del Cio dal "nuovo" presidente del Coni Gianni Petrucci). Ora invece si fa il nome di Cesare Gussoni, presidente dell'Aia dal 2006 al 2009 (entrò a farne parte nel 1953). Fu lui a scegliere Collina come consulente tecnico nel dicembre 2006, dando inizio alla "Restaurazione" dopo lo tsunami di Calciopoli. Gente nuova, insomma. Ma torniamo alla Lega di A. Dal luglio del 2010 la vendita dei diritti televisivi tornerebbe ad essere collettiva, e si parla di circa 900 milioni di euro che arriverebbero nelle casse della costituenda "Lega Serie A". Quanti soldi alla B? Non se n'è ancora discusso.
«Le grandi squadre dovrebbero disputare un loro campionato e ce ne dovrebbe essere un altro per quelle che hanno meno spettatori. Quando si attrezza un club che costa tanto non si può pensare di giocare contro una squadra di un capoluogo di provincia che ha uno stadio da ventimila persone e magari nemmeno riempito». Lo diceva Silvio Berlusconi, in qualità di presidente del Milane neo eletto Presidente del Consiglio, il 24 aprile del 2008. A un anno di distanza sembra che ci siano le premesse per la realizzazione di un progetto del genere. Per "pura combinazione", i club di sere B hanno diffidato Maurizio Beretta dal consultarsi con Rocco Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport. Berlusconi spiegava anche che: «Con una grande squadra gli stadi si riempiono e quando ci sono due grandi che si incontrano le tv hanno punte di audience notevolissime».Ma c'erano - e ci sono - anche dei forti oppositori: «I grandi club vogliono arrivare alla Superlega e ridurci alla stregua dei dilettanti. Ma questo campionato cadetto avrà la sua dignità e mi ritengo artefice dei contratti chiusi con Sport Italia e Rai per la trasmissione delle gare di serie B: io voglio fare vedere in tv quanto sono bravi anche i miei giocatori e il sabato pomeriggio è l'ideale per dare visibilità al torneo». Chi è che parlava con questa determinazione? Antonio Matarrese, il 27 agosto 2005 durante la presentazione alla stampa del Bari, quando ne era presidente. Lo stesso Matarrese che da oggi non ha più alcuna carica, perché decaduta, all'interno della Lega Calcio. E adesso chi resterà ad opporsi alla Superlega? Lo sapremo il 25 maggio, e potremo anche vedere quanto la realtà possa avvicinarsi alla fantasia.
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