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di Andrea Piva
L'ultimo colpo di mercato, messo a segno da Petrachi, è stato l'uruguaiano Juan Ignacio Surraco. Prelevato in prestito dall'Udinese, l'esterno di centrocampo è uno di quei giocatori su cui ci...
di Andrea Piva
L'ultimo colpo di mercato, messo a segno da Petrachi, è stato l'uruguaiano Juan Ignacio Surraco. Prelevato in prestito dall'Udinese, l'esterno di centrocampo è uno di quei giocatori su cui ci sono molte attese, sia per il livello delle partite giocate negli ultimi anni, sia per il semplice fatto che provenga da quella parte del mondo di cui si ha l'idea che i calciatori siano molto bravi tecnicamente: il Sud America. Pur trattandosi quest'ultimo di uno stereotipo, non vi è dubbio che un calciatore uruguaiano abbia un certo fascino tra i tifosi, considerando anche i recenti risultati della nazionale 'Celeste'.
Il Toro, specialmente negli ultimi anni, non ha però avuto molta fortuna con i calciatori uruguaiani. Qualche anno fa, proprio nell'ultimo giorno di mercato, Cairo riuscì a prendere dall'Inter il pupillo dell'allora allenatore granata Novellino: Alvaro Recoba. Sul Chino i tifosi granata ripose molte speranze. Invece, l'avventura di Recoba al Toro non fu di certo soddisfacente. Un solo gol segnato in campionato, più altri due in coppa Italia, tante giocate a vuoto e parecchie prestazioni deludenti.
Prima di Recoba, quando il presidente del Toro era ancora Cimminelli, in granata giunsero altri due attaccanti uruguaiani: Josè Maria Franco Ramallo e Federico Magallanes. Il primo fu acquistato per circa 14 miliardi di lire dal Penarol (squadra tra l'altro di cui è tifoso Surraco) nell'estate del 2001 e, per tutta la prima parte di stagione, restò ai margini delle squadra. Franco ebbe qualche occasione in più nel girone di ritorno di quel campionato, riuscendo anche a segnare qualche gol. In totale restò al Toro per quattro anni, giocando però poco e segnando ancora meno. Magallanes (foto) arrivò invece al Toro un anno dopo Franco e fu un autentico flop.
Alla fine degli anni '90 al Toro sono poi passate le meteore Rodrigo Lopez, Heder Dos Santos e Pablo Gaglianone. I tre totalizzarono complessivamente nove presenze in serie B. Per vedere qualche uruguaiano dare delle soddisfazione ai tifosi granata, bisogna tornare ai primi anni '90, ad Aguilera e Francescoli. Il primo con la maglia granata vinse la coppa Italia del '93, facendo coppia in attacco con Silenzi, e siglò ben 12 reti alla sua prima esperienza sotto la Mole. Francescoli era invece un trequartista dai piedi buoni che al Toro arrivò forse troppo tardi. Pur illuminando meno del previsto la squadra granata con i suoi lampi di classe, fu comunque autore di un buon campionato nella stagione '93-'94. Insieme a Francescoli e Aguilera, in quegli anni al Toro ci fu un'altra meteora uruguaiana: Saralegui.
I tifosi del Toro sperano ora di poter avere qualche soddisfazione in più dall'ultimo uruguaiano arrivato in granata. Da Surraco ci si aspetta quindi un campionato più sulla scia di Aguilera che su quella di Magallanes.
(foto M. Dreosti)
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