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Uno degli eroi del Toro targato Cairo non può che essere Massimo Taibi, biondo portiere palermitano che a Torino sta vivendo la sua seconda giovinezza. Nelle ultime partite qualche tifoso ha iniziato a mugugnare su...
"Uno degli eroi del Toro targato Cairo non può che essere Massimo Taibi, biondo portiere palermitano che a Torino sta vivendo la sua seconda giovinezza. Nelle ultime partite qualche tifoso ha iniziato a mugugnare su alcune sue indecisioni davanti alla porta, ma quanto ha fatto l’ex atalantino ha dell’incredibile e proprio a Cremona ha messo a tacere tutti giocando una partita eccellente.
"Massimo è stata un’altra scommessa vinta da Urbano Cairo che l’ha portato in granata negli ultimi giorni di mercato a settembre, una trattativa durata pochissimo in quanto il portierone a Bergamo non aveva la certezza di essere titolare.
"Le sue parole pronunciate durante le varie interviste rilasciate sono state estremamente sincere e si è notata quanta emozione ha suscitato il mondo granata nel suo cuore sensibile, considerando che Massimo arrivava da alcune stagioni non del tutto esaltanti. Il periodo più difficile l’ha vissuto al Manchester United ed è stato un peccato che uno sportivo del suo calibro non sia riuscito a sfondare come avrebbe meritato.
"Probabilmente aspettava l’occasione giusta per rimettersi in corsa e questa è arrivata dal Torino, neo targato FC, dopo il fallimento di Cimminelli. Le sue parate sono state determinanti al pari dei gol degli attaccanti, perché vale sempre la regola che una buona squadra nasce da una forte difesa. Massimo è stato anche aiutato da una difesa che ha sempre retto il passo con le concorrenti, una delle meno battute del campionato, perché le sconfitte che sono purtroppo arrivate non hanno mai contato oltre ad un solo gol di scarto.
"Il momento più difficile il nostro numero uno l’ha vissuto proprio davanti alla Maratona contro il Verona, quando un tiro meschino s’è infilato nel suo sette quasi come una beffa. L’applauso del pubblico e gli abbracci dei compagni gli hanno ridato la giusta carica.
"A Torino, anzi esattamente ad Orbassano, ha trovato una famiglia di ristoratori che l’hanno praticamente adottato per farlo sentire meno solo, visto che moglie e figli sono rimasti a Modena per ragioni logistiche. La sua simpatia naturale e semplicità fanno di lui un personaggio poco appariscente, ma molto determinato, che possiede la giusta sicurezza da infondere prima a se stesso e poi ai compagni.
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